Igor Coronado, trequartista classe ’93 del Palermo, si è raccontato in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio. Sbarcato nel capoluogo siciliano dopo due stagioni a Trapani, Coronado è stato acquistato dalla società rosanero per circa 1 milione di euro ed adesso è pronto ad affascinare il pubblico del “Renzo Barbera” con le sue giocate. Entusiasmo e sorriso sul volto, misti ad un po’ di timidezza per il brasiliano che già nei primi giorni di ritiro ha impressionato favorevolmente. Rapido, tecnico e pieno d’energia, il Palermo ha il suo nuovo fantasista. Ecco le sue parole:
Ciao Igor intanto facciamo un passo indietro, che emozione hai provato quando hai saputo di essere stato accostato al Palermo?
«Ero contentissimo e sono felicissimo adesso di essere qui. Quando il mio procuratore mi ha chiamato gli ho subito detto di spingere per il trasferimento perché il Palermo era una di quelle squadre in cui mi sarebbe piaciuto giocare. Ora sono qui e sono molto felice».
L’arrivo del nuovo team manager Vincenzo Todaro ha influito sulla scelta di accettare il Palermo? Eri seguito anche dal Chievo…
«Sì, mi hanno chiamato sia lui che Giovanni Tedesco. Ho sentito anche Maurizio Ciaramitaro. Tutti loro hanno influito, mi hanno spiegato come è la città e come lavora la società. Io però non avevo dubbi, tutti mi hanno confermato quello che già pensavo».
Adesso passiamo al campo, come stai vivendo questi tuoi primi giorni di ritiro in rosanero?
«Mi sto trovando molto bene. Abbiamo lavorato tanto con la palla, cosa che a me piace parecchio: palleggi, scambi a due tocchi. Abbiamo tanti giocatori che sanno giocare a calcio, sicuramente sarà un grande anno».
Il Palermo punta alla promozione diretta in serie A, credi sia un obiettivo alla portata della squadra?
«Sì, sicuramente è un obiettivo possibile. Come ho già detto abbiamo tanti giocatori di qualità, però noi dovremo essere bravi a guardare partita dopo partita. Il campionato di serie B è molto difficile e molto lungo».
A Trapani hai ricoperto diversi ruoli, qual è in realtà la tua posizione preferita in campo?
«La mia posizione preferita è quella di trequartista. Però io mi metto a disposizione del mister, ovunque mi schiererà in campo cercherò di dare il massimo e di fare del mio meglio».
Hai conosciuto mister Tedino, che impressione ti ha fatto?
«E’ uno che vuole lavorare tantissimo. E’ concentrato al massimo per raggiungere il suo obiettivo, ovvero quello di fare giocare la squadra con la palla a terra. Sicuramente nei prossimi giorni lo conoscerò meglio, ma le impressioni che ho avuto fino ad adesso sono tutte positive. E’ un mister che mi piace molto».
Prima di arrivare qui eri in contatto con qualche giocatore del Palermo?
«Prima di arrivare qui conoscevo solamente Andrea Fulignati e Andrea Accardi, con i quali ho condiviso il mio primo anno al Trapani. Il resto della squadra lo sto conoscendo adesso».
In questi primi giorni con chi hai legato maggiormente?
«Sono nella stessa camera con Thiago Cionek che è brasiliano come me. Ma io sto cercando di conoscere un po’ tutti i miei compagni, piano piano entrerò meglio nel gruppo».
Sei stato paragonato a Miccoli, è lui il calciatore che secondo te ti somiglia maggiormente, quantomeno a livello di caratteristiche?
«Sì, penso di sì. Io ho visto giocare Miccoli anche a Malta quando militava nel Birkirkara. E’ un giocatore con delle qualità impressionanti, un giocatore vero. Siamo alti uguali (ride, nrd). E’ un giocatore che mi piaceva tanto, penso che abbiamo più o meno le stesse qualità».
Si è parlato della possibilità di darti la maglia numero 10, cosa rappresenta per te questo numero?
«Sicuramente il numero di maglia è una cosa molto importante per un calciatore. Io sarò contentissimo se avrò la possibilità di indossare la numero 10, mi piacerebbe diventare un giocatore importante per questa società. Adesso vedremo con più calma, la cosa che al momento conta di più è andare in campo a giocare. Il numero della maglia lo vedremo più avanti».
Ecco in basso il video: