Domenica sera il Palermo ospiterà la Lazio in occasione del 32° turno di campionato. E’ un momento più che delicato per i rosanero, che occupano già da due giornate la terzultima posizione in classifica ed adesso più che mai hanno bisogno di punti salvezza. In vista del match contro i biancocelsti, Ilovepalermocalcio ha intervistato in esclusiva una vecchia conoscenza del club di viale del Fante. Stiamo parlando dell’ex Palermo Moris Carrozzieri, legatissimo ai colori rosanero. Nel corso della carriera da giocatore, l’ex difensore ha avuto anche come compagno di squadra Simone Inzaghi, nuovo allenatore dei capitolini…
Moris, il Palermo arriva dalla sconfitta subita contro il Chievo ed occupa il terzultimo posto in classifica…
«Purtroppo i rosanero stanno attraversando un momento brutto. Vedendo i risultati ed in generale una stagione durante la quale il presidente Zamparini ha un po’ esagerato, non si può certamente dire che la situazione sia facile. Io però sono straconvinto che il Palermo si salverà e retrocederanno Carpi e Frosinone».
Carpi e Frosinone sembrano comunque più in forma…
«La differenza tra loro ed il Palermo sta nella cattiveria che mettono in campo per salvarsi. Carpi e Frosinone hanno giocatori calcisticamente più affamati. Il club di viale del Fante, invece, ha calciatori che non sono abituati a dover lottare per non retrocedere».
Secondo te c’è qualcuno tra i rosanero che ha disatteso le aspettative?
«Io ho giocato con Andelkovic e Struna. Sono due giocatori che schierati a salvezza raggiunta possono dire la loro, ma puntare su di loro per salvarsi è dura. Tolto Sorrentino, grande portiere d’esperienza e grande persona, il reparto difensivo rosanero non è il massimo. Ho conosciuto Lazaar a Varese: ha fatto bene un anno in B, lo scorso campionato così così e questa stagione ha fatto fatica. In difesa è mancato qualche giocatore d’esperienza. A centrocampo purtroppo Maresca è stato messo fuori rosa per un periodo. Enzo ha esperienza e sicuramente non avrebbe sentito la pressione di questa stagione delicata. Poi c’è Gilardino che si è rivelato il solito giocatore d’area. I suoi gol li ha fatti e non gli si può dir nulla. Infine c’è Vazquez che è un giocatore di qualità, ma ha i suoi alti e bassi. Non è continuo».
Intanto parte dei tifosi inneggia lo schieramento della Primavera…
«Ho seguito la Primavera quest’anno, ma si tratta sempre di un terno al lotto. Sicuramente La Gumina, capocannoniere del Torneo di Viareggio, avrà mille motivazioni in più di un Vazquez ad esempio. Vorrà mettersi in mostra, ma non è detto che questo sia sicuramente un bene. È innegabile comunque che un ragazzo della Primavera ha più motivazioni di uno che in Prima Squadra ha giocato poco e sente di più la pressione della piazza, ma la cosa potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio».
Domenica a Palermo arriva la Lazio. Che gara ti aspetti?
«La Lazio dovrà capire, sin quando scenderà dal pullman, che i tre punti deve lasciarli a Palermo. Al contrario i rosanero devono dimostrare di volercela fare sin dal riscaldamento. Devono giocare per 95 minuti in maniera aggressiva ed avere fame di punti salvezza».
Nelle ultime ore si vocifera di un possibile ritorno di Ballardini in caso di sconfitta contro la Lazio…
«Non penso che Zamparini faccia quest’altra pazzia (ride, ndr). Io ho avuto Novellino come allenatore ed è un grande. È uno che sa tirare fuori il carattere dei giocatori, in questo senso sa dare tanto. Spero che domenica il Palermo vinca, così il presidente si tranquillizza ed anche l’allenatore. Io conosco Simone Inzaghi, abbiamo giocato insieme, so che loro sono carichi e più forti sulla carta visto il valore dei giocatori biancocelesti. I rosanero, invece, sono più giovani, ma per salvarsi non devono guardare in faccia a nessuno. La Lazio sarà arrabbiata per la sconfitta nel derby, ma al di là di questo non ha più nulla da chiedere al campionato».
Il presidente Maurizio Zamparini continua a ribadire di voler lasciare il Palermo al termine della stagione. Pensi che questa volta mollerà davvero?
«Zamparini per me è stato un padre, ho tanta riconoscenza nei suoi confronti. È da tanti anni che dice di voler lasciare il calcio, ma penso che stavolta sia veramente stanco. Dopo 14 anni alla presidenza del Palermo, adesso è rimasto solo e credo sia stanco un po’ di tutto. Spero comunque che se dirà addio, lo farà lasciando il Palermo nelle mani giuste. Zamparini è un uomo che ovunque va lascia il segno».
Quest’anno, complici le delusioni in campionato, i tifosi rosanero si sono allontanati dalla squadra. Vuoi lanciare loro un appello?
«Raccomando ai tifosi di stare vicini alla squadra. Negli anni in cui ho giocato a Palermo loro erano il 12° uomo in campo. Penso che se già da domenica ritorneranno ad essere quelli dei tempi in cui giocavo in rosanero, la squadra ne sarà riconoscente ed eviterà figuracce come quella fatta in trasferta con il Chievo. I tifosi devono mettere da parte l’orgoglio e le proteste contro Zamparini ed amare la città di Palermo che è una cosa stupenda. Mi auguro che accorrano numerosi al “Barbera”. Io stesso il 24 aprile andrò a tifare per il Palermo in trasferta contro il Frosinone. L’ho detto anche a Simone (Inzaghi, ndr): “Simo, io e te siamo amici ma sappi che domenica tiferò per il Palermo!”. Cosa mi ha risposto? “Eh va bene Moris, ti capisco”».