Domenica alle 18 il Palermo affronterà al “Barbera” il Crotone, in occasione della 23^ giornata del campionato di serie A. Queste sfida rappresenta per entrambe le squadre un viatico fondamentale per il proseguo della stagione. Per parlare di questa gara e del momento delicato che sta attraversando la squadra rosanero, abbiamo deciso di contattare Moris Carrozzieri. Ecco le parole rilasciate dell’ex difensore alla redazione di Ilovepalermocalcio:
Che giudizio dai fin qui alla stagione del Palermo?
«Delle squadre che navigano nei bassi fondi come Crotone e Pescara, la reputo la migliore. Gli abruzzesi non hanno mai vinto, i calabresi sì ma ad esempio il punto fatto dai rosanero al “San Paolo” significa molto. I tifosi saranno sicuramente rimasti un po’ delusi per il mercato perché sono andati via Quaison e Hiljemark e non è arrivato nessuno».
I cambi di allenatore hanno influito sul rendimento della squadra?
«Hanno influito molto. E’ normale. Quando non arrivano i risultati il primo indiziato ad andar via è l’allenatore. Credo i cambia abbiano inciso molto. Lo scorso anno il Palermo aveva gente del calibro di Sorrentino, Gilardino e Maresca mentre quest’anno ci sono molti giovani stranieri. Del gruppo che si è salvato lo scorso anno, tolti Rispoli e Vitiello, non c’è più nessuno».
Un eventuale vittoria con il Crotone potrebbe costituire la svolta per la stagione del Palermo?
«I rosanero adesso giocheranno due partite in casa, saranno decisive entrambe. Potrebbe riaprirsi il discorso salvezza, non credo che l’Empoli riesca a vincere le prossime due gare».
Ti aspettavi la prestazione fatta contro il Napoli, l’arrivo di Lopez ha fatto scattare qualcosa?
«Il mister ha avuto pochissimo tempo, in poco tempo non puoi stravolgere la squadra. Ma sicuramente i giocatori avranno capito che hanno delle qualità e che devono andare in campo a lottare per cercare di restare in serie A. Da qui alla fine saranno tutte finali».
Tu eri un difensore ed il Palermo in questa stagione ha subito diversi gol, alcuni dei quali a causa di alcuni errori grossolani. Quale può essere stato il problema?
«L’errore individuale può capitare a tutti, non è colpa della squadra. Ad esempio domenica scorsa Posavec ha prima fatto dei miracoli e poi ha fatto un errore. Sono degli episodi sfortunati che di tanto in tanto possono capitare a tutti».
La salvezza è ancora un obiettivo raggiungibile?
«Assolutamente sì. Il Palermo ha il destino nelle proprie mani, le sfide contro Crotone e Atalanta saranno decisive».
I tifosi contestano Zamparini e lo stadio è sempre più vuoto. Quanto è importante la spinta dei tifosi in momenti come quello che sta attraversando il Palermo?
«Tantissimo. Io continuo sempre a dire che a Palermo i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo. Capisco il loro malcontento, il presidente in questi ultimi anni non ha investito molto ma avrà le sue motivazioni. Spero che i ragazzi non sentano molto la mancanza. I tifosi, nonostante siano arrabbiati con il presidente, devono cercare di aiutare i ragazzi ad uscire da questo periodo di crisi».
Sicuramente nella tua lunga carriera avrai vissuto dei momenti come quello che stano attraversando i rosanero. Secondo te i giocatori come stanno vivendo questa situazione?
«Secondo me è un gruppo molto compatto. Quando esultano si abbracciano tutti, non devono disunirsi. Devono fare gruppo con tutto lo staff tecnico, il direttore Salerno ed aiutarsi l’uno con l’altro per affrontare le restanti sedici gare con il coltello tra i denti. Se si disuniscono la salvezza non si può raggiungere, solamente restando compatti possono lottare per cercare di tenere stretta la categoria».