Sabato alle 18 si affronteranno al “Castellani” Empoli e Palermo, in occasione della 19^ giornata del campionato di serie A. Questa sfida rappresenta un vero e proprio viatico per la stagione delle due squadre che fin qui hanno totalizzato rispettivamente 14 e 10 punti. Per parlare di questa gara e dell’attuale situazione in casa dei toscani, la redazione di Ilovepalermocalcio ha contattato il ds della squadra azzurra Marcello Carli. Ecco le sue parole rilasciateci in esclusiva:
Sabato alle 18 affronterete il Palermo, questa sfida rappresenta un vero e proprio spareggio per la salvezza?
«E’ una sfida importante perché si affrontano due squadre divise da quattro punti. E’ una gara importante, ma sicuramente non decisiva. C’è ancora metà campionato davanti, va vissuta con la giusta intensità e con la consapevolezza che il campionato di Empoli e Palermo non finisce sabato».
Come arrivate a questa importante sfida?
«In settimana ci siamo allenati bene, ci mancheranno dei ragazzi che non hanno recuperato. Avere tutti a disposizione sarebbe stato meglio. Nonostante ciò siamo sereni, ma sappiamo che se non scendiamo in campo tranquilli difficilmente faremo risultato. Dobbiamo affrontarla con la giusta attenzione, ma anche con la serenità necessaria per giocare a calcio».
Che Palermo vi aspettate, la squadra rosanero fin qui a giocato meglio in trasferta che al “Barbera”…
«I numeri parlano chiaro, il Palermo in trasferta ha fatto un buon campionato. Il 99% dei loro punti sono arrivati lontani dal “Barbera”. Questo dimostra che è una squadra con dei valori. Io ad esempio ho visto la loro partita con la Fiorentina, hanno perso all’ultimo secondo, altre le hanno vinte all’ultimo. Questo è il calcio. Posso dirvi che il Palermo in trasferta è una squadra forte, noi lo sappiamo. Ha buoni giocatori, ha cambiato allenatore e sono molto motivati: sarà una partita difficile. Noi avremo grandissimo rispetto, affrontiamo una squadra di serie A e per vincere ci vorrà tanta forza e tanta motivazione».
Un eventuale vostra vittoria condannerebbe il Palermo alla B?
«Assolutamente no, c’è ancora tutto il girone di ritorno. Il campionato si è diviso, c’è il Sassuolo che rischia un po’ ma ritengo abbia un organico superiore. Nel calcio ho visto tante cose, la mia esperienza mi porta a pensare che chi non molla e tiene botta può salvarsi. La sconfitta porterebbe delle difficoltà sia a noi che al Palermo, ma se verrà assorbita bene non condizionerà l’eventuale salvezza delle due squadre».
Qualche altra squadra potrebbe essere risucchiata nella lotta per non retrocedere?
«Anche altri anni ci sono state tante squadre che hanno concluso il girone d’andata a 22-23 punti e si sentivano salve, ma appena perdono due partite e quelle più in basso ne vincono due iniziano a crearsi altri scenari. E’ sempre meglio avere 22 punti piuttosto che 14 o 10, ma sono convinto che tutte le squadre che non mollano e sono sempre concentrate a lavorare possono lottare fino all’ultima di campionato».
Qual è il giocatore del Palermo che potrà fare la differenza?
«Il Palermo ha giocatori bravi. Nestorovski è molto forte, ma anche a centrocampo ha degli ottimi elementi. E’ una squadra di valore. Temo il Palermo in generale, il fatto che sia arrivato Corini che a Palermo ha fatto qualcosa di importante, ha creato un bel clima. Ci sono tante cose da temere, ma dobbiamo guardare a noi stessi. Dobbiamo fare una partita di livello, tutti quelli che verranno convocati dovranno fare una grande gara, sennò sarà difficile fare punti».
In questo inizio di stagione abbiamo visto un Mchedlidze davvero in forma, potrebbe essere questo l’anno della sua consacrazione?
«Non lo so. Potenzialmente ha delle grandi possibilità. Nelle ultime due partite ha fatto tre gol, il morale è alto. Lui deve pensare ad allenarsi con serietà. Moralmente si è ritrovato, siamo felici. La nostra salvezza però passa dal girone di ritorno di Saponara e Pucciarelli, i nostri ragazzi “più importanti” che nel girone d’andata non si sono espressi al meglio. Se li ritroveremo ci daranno una grossa mano».
Siamo in pieno calciomercato, come state cercando di operare?
«Probabilmente faremo qualcosa, magari qualche ragazzo che ha trovato meno spazio potrebbe venire a darci una mano. Ma io sono sicuro di una cosa: chi pensa di risolvere i suoi problemi con il mercato di gennaio all’80% fallisce. A gennaio puoi inserire qualche pedina per dare freschezza, ma i valori devi averli già in rosa. Se pensi di risolvere i problemi a gennaio prendendo tre giocatori, sei fuori strada. Noi nel mercato di riparazione difficilmente abbiamo fatto movimenti che hanno sconvolto la squadra. I nostri migliori acquisti saranno i ragazzi che nel girone d’andata non si sono espressi al meglio».
Gilardino è ormai completamente fuori dai vostri piani?
«Alberto purtroppo non ha fatto un gran girone d’andata. Nei prossimi giorni vedremo. In questo momento, però, non è l’argomento più importante. A noi interessa allenarci al meglio per pensare al Palermo. Dopo affronteremo il discorso con Alberto, che reputo un ragazzo straordinario. Se ci saranno le condizioni per andare avanti, lo faremo, ma se lui pensa che non ci siano ne prenderemo atto e andremo avanti con altre persone».