Mercoledì 23 dicembre, alle ore 15.00, tra le mura del “Renzo Barbera” andrà in scena Palermo-Bari, gara valida per la 17^ giornata del campionato di Serie C. Il match sarà l’ultimo del 2020 e alla vigilia della gara la nostra redazione ha intervistato un doppio ex, cioè il centrocampista Francesco Bolzoni, oggi al Lecco, che ha indossato la maglia rosanero dall’agosto 2013 al gennaio 2016, conquistando anche una promozione in Serie A, e quella del Bari, che ne detiene ancora il cartellino. nella stagione 2018/2019, conquistando una promozione dalla Serie D alla Serie C.
Mercoledì si affronteranno Palermo e Bari. Quando vennero stilati i calendari tutti se lo immaginavano come scontro diretto per le prime posizioni della classifica, purtroppo non sarà così dato che i rosanero sono distanti dai galletti. Si è chiesto il perché di queste difficoltà?
«Sto seguendo il Palermo. Credo che, arrivando dalla Serie D e avendo come obiettivo quello di raggiungere i piani alti della classifica devi cambiare tutto, questo non è facile. Arrivano anche da un fine stagione molto particolare perché molti giocatori non scendevano in campo da marzo, è normale non sia stata facile come partenza».
La partenza difficoltosa, pensa, sia stata influenzata dal fatto che alcuni calciatori non conoscevano la categoria e non si erano calati perfettamente?
«Sì, penso possa essere una chiave di lettura. Anche a me è capitato di scendere di categoria e ci sono stati dei momenti in cui ero un po’ in difficoltà. Cambia il modo di giocare, i ritmi, spesso la palla è più in alto che per terra. Se non affronti il campionato di C con la mentalità giusta diventa difficile anche per chi viene da categorie superiori».
Che gara pensa possa venir fuori mercoledì pomeriggio?
«Conoscendo le due piazze e i due mister sarà una bella partita, giocata a viso aperto. Penso e, soprattuto spero, che nessuna delle due si chiuda e che venga fuori una gara degne dei nomi delle due squadre».
Conosce Boscaglia per averlo avuto come allenatore al Novara (2016-2017), vi siete sentiti?
«No, anche perché quando le cose non vanno benissimo tendo ad evitare di contattare allenatori o addetti ai lavori. Conoscendolo so che potrà fare un grande lavoro da qui al termine della stagione».
Il Bari lo scorso anno puntava alla promozione, ma il sogno si è infranto in finale play off. In questa stagione c’è la Ternana che sembra implacabile. Cosa crede manchi ai pugliesi per raggiunge questo obiettivo?
«Lo scorso anno ci fu una falsa partenza, come in questa stagione il Palermo. Il progetto, probabilmente, non era ben delineato e la falsa partenza ha influenzato. Per questa stagione, credo, che il Bari arriverà a vincere il girone davanti la Ternana».
Crede che il Palermo debba solo puntare ad un piazzamento importante per affrontare al meglio i play off oppure provare a raggiungere le prime?
«Il Palermo potrebbe anche raggiungerli, ma non dipende solo da loro. I punti di distacco sono tanti e dovrebbe esseri un vero crollo di Bari e Ternana. Il Palermo, per la rosa che ha a disposizione, deve assolutamente puntare al terzo o quarto posto e fare i play off non da subito».
Da gennaio in poi il campionato di Serie C potrebbe cambiare e regalare qualche sorpresa?
«Il girone di ritorno è un campionato diverso. Tante squadre cambiano, alcune magari facevano giocare gli under, non vorranno più farlo perché saranno in posizioni che non pensavano di raggiungere. Secondo me il Palermo può dire la sua nel girone di ritorno».
In vista di mercoledì quale giocatore potrebbe essere decisivo nel match tra Palermo e Bari?
«Nel Bari sicuramente i tre davanti che cambiano spesso perché il lavoro di Auteri si basa sui movimenti degli attaccanti. Nel Palermo spero possa essere Floriano a fare la differenza perché nel modulo che usa Boscaglia può fare la differenza, soprattuto contro una squadra come il Bari che si difende alta».
Se il Palermo dovesse chiamare per chiedere di tornare quale sarebbe la risposta di Bolzoni?
«A Lecco abbiamo intrapreso un percorso importante e vogliamo arrivare tra i primi posti, quindi a gennaio sarebbe veramente difficile. In futuro sarebbe bello».