Escl. Binda (Gazzetta dello Sport): «Stellone non sfrutta al massimo il Palermo. Infortunio Nestorovski e mercato…»

Nicola Binda, giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, intervistato in esclusiva dalla redazione di Ilovepalermocalcio, ha parlato del Palermo primo in classifica che nella serata di ieri si è imposto contro l’Ascoli per 3-0, del mercato, del campionato rosanero e dell’infortunio che riguarda il capitano rosanero Nestorovski, ma non solo. Di seguito le sue dichiarazioni:

Che impressione ti ha fatto il Palermo che ieri contro l’Ascoli si è imposto per 3-0 e ha ritrovato il primo posto in solitaria?

«Il Palermo è una squadra molto forte che sta esprimendo quasi tutto il suo potenziale. Non è ancora al 100% ma è una squadra che ha un grande potenziale tecnico, che Stellone sta facendo esprimere quasi al meglio. Ha una continuità di risultati decisiva e determinante e grazie a questo è riuscito ad isolarsi, con pieno merito, in testa alla classifica».

Dopo la partita contro lo Spezia hai parlato di “infortunio diplomatico” per Nestorovski…

«È stato un qui pro quo con un dirigente del Palermo. Avevo chiesto informazioni su Nestorovski e il dirigente che aveva capito Struna. Eviterei di parlarne. Ci siamo fraintesi, nulla di malizioso, però io ho chiesto cos’ha Nestorovski mi hanno detto che era infortunato ma avevano capito Struna. Questo ha generato un ‘casotto’ involontario».

Chi sono le tue favorite per la promozione nella massima serie?

«Io rimango dell’idea di quanto detto in estate e cioè le tre retrocesse più il Palermo in pole position, ma chiaramente il Crotone è fuori dai giochi. Adesso rimangono Palermo, Verona e Benevento, ma queste ultime due hanno balbettato e alcune squadre che non erano da prima fila hanno preso coraggio. Questo ha fatto vedere un ottimo Brescia, un ottimo Lecce e un ottimo Pescara. Io credo che Verona e Benevento, Brescia, Lecce e Pescara sono quelle che, insieme al Palermo favorito, possono andare in A direttamente. Altre sorprese non mi sembra di vederne».

La squadra che più ti ha deluso in questa serie B?

«Sicuramente il Crotone. È una squadra che non ha capito come funziona la serie B; sono retrocessi all’ultima giornata dalla serie A e non hanno cambiato mentalità. Il Crotone adesso dovrà pensare a non dover retrocedere».

Ti aspettativi di vedere il Palermo primo in classifica a questo punto del campionato?

«Sì. Il Palermo era tra le favorite alla vigilia e si è rinforzato bene, quindi ha un organico decisamente competitivo. Le incertezze sono date dalle vicende societarie che sono antipatiche, possono incidere e distrarre i calciatori, che prendono lo stipendio regolarmente ma non avere un riferimento non è d’aiuto per la squadra. Starà ai calciatori tenere tutto fuori dallo spogliatoio. Il fatto che il Palermo abbia una squadra di qualità superiore è dovuta all’investimento delle altre società favorite che in campo faticano. Il Benevento pure ha una squadra forte, ma in campo fatica, idem il Verona. C’è voluto del tempo per vedere in forma queste due squadre».

A campionato in corso si è visto l’avvicendamento tra Tedino e Stellone…

«Non mi sento di criticare Tedino, che non è mai stato abbastanza protetto nei confronti dei giocatori, ha cambiato atteggiamento rispetto all’anno precedente. Tedino ha pagato certamente l’ostracismo di qualche giocatore perché lui come allenatore merita. Stellone, invece, ha tenuto tutti i calciatori dalla sua parte e si vede che in campo sono più determinati e propositivi».

Hai accennato al passaggio di proprietà del Palermo. Che idea ti sei fatto?

«Io credo che Zamparini sia turbato dalle inchieste che incombono sulla società e per questo ha voluto cercare una soluzione. Non credo abbia voluto vendere il Palermo perché è in difficoltà o perché non è più appassionato. Ha cercato di alleggerire la pressione su una situazione pesante e fastidiosa, però francamente è stata una cessione poco chiara dall’inizio perché cedere a non si sa chi lascia molti dubbi. Finché non spunta il vero compratore e resta questa situazione nebulosa io diffido».

Il 3 gennaio avrà inizio la sessione di calciomercato invernale. Dove credi debba intervenire il Palermo?

«Dovrà cedere qualche calciatore, tipo Ingegneri, che ha bisogno di giocare. Vista anche la partenza di Struna dovrebbe arrivare un difensore perché potrebbe completare la rosa».

Non credi che, numericamente parlando, il Palermo a centrocampo abbia pochi ricambi?

«Forse numericamente sì. Però visto il recupero di Chochev, visti Haas, Murawski e Jajalo, che è un calciatore diverso allo scorso anno, il Palermo ha un centrocampo ottimo. Non credo abbia bisogno in quella zona del campo. Se ce ne sarà la possibilità potrebbe fare un investimento in ottica serie A prendendo un giocatore che potrebbe essere utile il prossimo anno. L’organico, a mio modo, è molto assortito. Stellone sta gestendo bene, anche se alcune volte fa giocare i trequartisti larghi sulle fasce. Il tecnico rosanero deve sfruttare al meglio il potenziale che ha il Palermo e lo sta dimostrando perché ci sono squadre forti ma non lo stanno dimostrando. Il Palermo è forte e Stellone sta sfruttando il 90% delle potenzialità del Palermo».