Gianluca Berti è stato uno degli “autori” che ha scritto la storica promozione in serie A del Palermo. Ad oggi, purtroppo, quella storia appare lontana. Il futuro che attendeva i tifosi palermitani era inaspettato. L’avvenire degli anni successivi sorprese tutta Italia, arrivando a solcare anche i confini di alcuni paesi dell’Europa. Pochi anni dopo quelle stagioni spettacolari, il destino del Palermo è cambiato nuovamente. Il declino è stato lento e doloroso e quel 29 maggio 2011 sembra ormai un ricordo lontano. Mister Corini, intanto, ha portato entusiasmo, facendo (ri)vivere al tifo del capoluogo siciliano proprio i momenti di gioia e di spontaneità avuti 12 anni addietro.
La redazione di Ilovepalermocalcio, ha contattato in esclusiva Berti in occasione di Genoa-Palermo, doppio ex della gara. Con lui abbiamo parlato proprio di quest’ultima ma, ovviamente, anche di quella stagione in cui lui, Corini e tanti altri sono entrati nei tantissimi cuori rosanero.
Gianluca, che partita ti aspetti per Genoa-Palermo di domenica sera considerata la differente situazione delle due squadre?
«I padroni di casa sicuramente, pur avendo speso qualcosa ieri sera, hanno preso entusiasmo e hanno una bella classifica. Sarà una partita tosta, lì c’è un ambiente particolare molto passionale. Per il Palermo sarà una partita durissima».
Il Genoa, appunto per la gara di ieri sera, ne risentirà con i rosanero?
«Non è stata una partita intera, hanno giocato circa un’ora. Qualcosa forse può pagare, ma sicuramente sarà presa dalle ali dell’entusiasmo di aver ottenuto una vittoria contro la Fiorentina».
Palermo, intanto, ritrova Corini. Credi sia l’allenatore giusto per il momento che stanno vivendo i rosanero?
«Sì, spero possa essere l’allenatore giusto per i rosa. Ha avuto un’esperienza simile al Chievo e lì è riuscito a salvarsi. Poi ho visto la partita con la Fiorentina e il Palermo di Corini mi ha fatto impressione, per un’ora circa ha messo in difficoltà i viola. Con il Chievo poi ha perso, la serie A ha valori diversi. In generale comunque il Palermo l’ho visto molto bene. Domenica è inciampato in una sconfitta che non mi aspettavo».
Raccontaci di Corini anche dentro lo spogliatoio…
«Sicuramente Eugenio in campo non lo scopro io. Lui è stato un grande giocatore, un centrocampista molto intelligente e molto duttile. Era già un allenatore in campo. Pur non parlando molto era comunque molto presente nello spogliatoio».
Credi che possa esserci qualcuno di decisivo per la salvezza nella rosa del Palermo?
«Mi auguro sia tutta la squadra ad essere decisiva. Spero anche che i tifosi facciano gruppo. So che essere ultimi in classifica non è una bellissima situazione, però c’è una serie A da difendere con i denti. Mi sembra che anche le altre in corsa con il Palermo non siano lontane. Sono 4 squadre che si giocheranno 3 posti, è lì la gente di Palermo, tanto passionale e che conosco bene, starà vicino la squadra fino all’ultima goccia di speranza».
L’abbassamento dei prezzi del costo del biglietto dello stadio sarà quindi utile alla squadra?
«Mi auguro di sì. Nella storica promozione di qualche anno fa lo stadio era stracolmo per ogni partita. C’era entusiasmo e capisco anche che era una situazione completamente diversa. Però bisogna che tutti facciano gruppi e che si remi dalla stessa parte».
Per concludere, credi che il Palermo riuscirà ad ottenere la salvezza in questa stagione?
«I rosanero devono cominciare a correre. Con 6 punti in classifica e a poche partite dal giro di boa sarà dura. I punti sono pochini attualmente. Bisogna cominciare a correre perché rischia di diventare veramente difficile».