L’ex portiere del Palermo, Francesco Benussi, che nella stagione 2007-2008 vinse i play off con la maglia del Lecce, intervistato da Ilovepalermocalcio ha parlato proprio dei prossimi spareggi del campionato cadetto che vedranno impegnati i rosanero. Queste le sue dichiarazioni:
Che idea ti sei fatto del rinvio dei play off?
«Forse non c’erano i tempi tecnici e gli elementi disponibili per fare partire prima questo processo. È ovvio che queste sono tempistiche che non fanno bene e creano tensioni all’interno dei play off perché è un periodo caldo, le squadre sono stanche però la posta in palio è importante per tutti».
Il Frosinone può pagare lo scotto di aver perso la serie A ad un minuto dal termine della gara?
«Paradossalmente questo rinvio può giocare a vantaggio del Frosinone, perché permette di avere più tempo per ricaricare le batterie e metabolizzare la delusione. Secondo me l’unica squadra che può avere dei vantaggi è proprio il Frosinone».
Il rinvio per il Palermo è un’ottima notizia perché Stellone potrà recuperare i calciatori infortunati…
«Dal punto di vista degli infortuni il Palermo viene favorito perché ha fuori calciatori importanti che anche se non al 100% possono determinare le partite. Non so chi sarà l’avversario del Palermo tra Venezia e Perugia, però recuperare quei 3 o 4 infortunati e dargli un po’ di condizione può essere tanta roba per il Palermo e Stellone stesso».
Cosa credi sia mancato al Palermo per fare il salto diretto in A?
«Forse ci sono stati troppi periodi con poca continuità. Durante l’anno hanno avuto due-tre momenti in cui non sono riusciti a dare continuità ai risultati e questo ha portato inevitabilmente a portare a casa qualche punto in meno di troppo. Io per esempio ho visto la partita con il Venezia e c’è stato un momento in cui il Palermo ha dovuto cedere un po’ di terreno. Anche qualche pareggio in casa non ha aiutato, se in quelle gare il Palermo conquistava i 3 punti sarebbe stato in A con l’Empoli».
Tu hai vinto i play off con il Lecce nella stagione 2007-2008, cosa serve per vincerli?
«Sicuramente il fattore campo a favore è molto importante perché ti permette di andare fuori casa, giocare una partita attenta e colpire nei momenti giusti. Poi giocare in casa, soprattutto per il Palermo il “Barbera” diventa un valore aggiunto. Io ricordo che in quei play off l’elemento decisivo per noi del Lecce furono i cambi. Avere gente motivata, pronta e frasca che entra subito in partita è la carta vincente secondo me».
La tua favorita per questi play off?
«Il mio cuore dice Palermo perché sono stato lì quattro anni, però c’è un piccolo sogno a Venezia e cioè poter arrivare in fondo a giocarsi almeno le finali. Il mio cuore è combattuto tra Venezia e Palermo. Da veneziano doc in questo momento ho un occhio di riguardo per il Venezia, però subito dopo c’è il Palermo».