Domani pomeriggio andrà in scena al “Benito Stirpe” di Frosinone il big match della nona giornata del campionato di serie B 2017/18. I ciociari ospiteranno il Palermo, appaiato insieme a loro al primo posto in classifica a quota 14 lunghezze. Per parlare di Frosinone-Palermo e non solo, la nostra redazione ha contattato in esclusiva Daniele Barone, esperto giornalista di “Sky Sport”. Ecco le sue parole:
Domani si scontreranno Frosinone e Palermo, due delle squadre accreditate alla promozione diretta, che gara ti aspetti?
«Comincia a diventare un bel test per entrambe le squadre. La classifica è corta e compatta, adesso ogni partita può spostare gli equilibri. Il Frosinone secondo me è una delle squadre più forti del campionato, anche se nell’ultimo periodo ha rallentato un po’: 0-0 in casa contro la Cremonese, ha perso male a Novara… adesso i ciociari devono dare delle risposte. Il Palermo, invece, è rimasta l’unica squadra imbattuta del campionato. Ma pareggia tanto, quindi, in fin dei conti nemmeno i rosanero sono riusciti a dare un’accelerata al loro cammino. In generale è un campionato molto equilibrato e molto incerto. Dobbiamo aspettarci una partita tra due delle migliori squadre del campionato. Ma se dovessi fare un pronostico sarebbe davvero molto complicato perché ancora si capisce poco di questo campionato».
Dal punto di vista estetico le gare del Palermo non sono state molto belle da vedere. Cosa manca alla squadra di Tedino per fare questo salto di qualità e quindi oltre ad ottenere dei risultati soddisfacenti far divertire un po’ anche gli spettatori?
«Credo che il Palermo, insieme alle altre presunte grandi, non ha espresso un qualcosa di veramente importante. Sotto questo punto di vista la squadra di Tedino mi sembra in buona compagnia. Il Palermo ha una giustificazione in più: in due delle otto partite che ha disputato ha dovuto fare a meno dei tanti Nazionali che ha. Tedino in queste due gare ha dovuto schierare un 11 completamente diverso rispetto a quello che si presuppone essere lo schieramento tipo. Quindi così diventa difficile anche preparare le partite, perché hai a disposizione giocatori completamente diversi. Anche se è pur vero che quando sono stati tutti a disposizione il Palermo non ha incantato. Ma ribadisco, non è un problema solo del Palermo. Forse era sembrato un po’ migliore, dal punto di vista del gioco, il Perugia. Ma poi è incappato in 3 sconfitte nelle ultime 4 gare. Qualcosina di esteticamente apprezzabile aveva mostrato anche l’Empoli, ma poi i toscani hanno subito 2 sconfitte consecutive. Tornando al Palermo penso che i rosanero stiano cercando un giusto equilibrio. Mi sembra che sia una squadra quadrata. Paradossalmente forse l’unico problema è lì davanti che troppo spesso ci si affida troppo all’estro di Coronado, che è l’unico giocatore che può far cambiare passo e partita».
Cosa pensi sul caso Nazionali che ha tenuto banco tutta la settimana. La serie A si ferma, il campionato Primavera si ferma e la serie B no…
«Questo è un argomento che non ha tenuto banco solo quest’anno. In questa stagione sta coinvolgendo particolarmente il Palermo, ma negli anni scorsi ha coinvolto molte altre squadre. Sbagliata o giusta che sia, la regola che c’è in B è questa e la si conosce da anni. Evidentemente la conosceva anche il Palermo prima che iniziasse la stagione, però allo stesso tempo avere una rosa con tanti Nazionali non può essere un difetto. Il Palermo i suoi Nazionali li ha e se li gode, quando non li ha è chiaro che può diventare un problema. Però ripeto è una normativa che il Palermo conosceva già. E’ difficile valutare. Il calendario di B, tra l’altro, è già molto fitto. Fermare un campionato che dura da inizio agosto agli inizi di giugno più playoff e playout. Fermarsi per le Nazionali e dilatare ulteriormente il calendario credo sia principale affinché la Lega B possa fare delle modifiche. Poi il problema sarebbe trovare degli spazi in cui recuperare le partite. Sicuramente il Palermo ne sta traendo uno svantaggio, anche se le gare senza i Nazionali il Palermo le ha pareggiate. Questo dei Nazionali è un rischio che il Palermo doveva e poteva calcolare. Tedino ha una rosa talmente ampia che comunque poi alla fine le partite non solo non le ha perse, ma non le ha giocate nemmeno male. Con il Brescia ad esempio è stata una partita tranquilla, con il Parma alla fine i rosanero potevano anche vincerla. Questo dimostra che il Palermo a livello di organico è una delle squadre più forti e complete del campionato. Poi è chiaro che se hai Nestorovski in squadra è un conto e se non ce l’hai è un altro conto».
Le sorprese di questo Palermo sono sicuramente i tre polacchi pescati questa estate dal ds rosanero Fabio Lupo. Ti aspettavi che potessero calarsi così rapidamente in un contesto difficile come quello del campioanto di serie B?
«Credo che in Thiago Cionek abbiano trovato un tutor importante: sia per motivi di lingua che di integrazione nella squadra. Poi evidentemente se si sono inseriti così bene vuol dire che sono ragazzi intelligenti, svegli e con delle qualità. Credo che questi siano i fattori che hanno facilitato il loro ingresso in squadra. Sono tre ragazzi che mi sembrano tutti molto interessanti».
Hai avuto modo di seguire da vicino anche il Frosinone. Quali sono i punti di forza dei ciociari? A cosa deve fare maggiormente attenzione il Palermo?
«Il Frosinone è una squadra di qualità, ma anche di grande compattezza. Ha esattamente la stessa rosa dello scorso anno ed hanno aggiunto Ciano e Beghetto, che sono due giocatori di primissimo livello per la B. Mi sembra che sia una squadra che quest’anno oltre ad avere la qualità del gruppo, la qualità dell’allenatore (Longo, ndr), abbia anche tenuto dentro la rabbia e la delusione dello scorso anno, dove francamente ha buttato via la promozione. Il gruppo è lo stesso, ha vissuto interamente quella amarezza e questo può diventare un carburante supplementare. In generale è una squadra con tante certezze: ha un portiere bravo, tre difensori molto esperti, due attaccanti di assoluto rilievo come Ciofani e Dionisi, ed in più hanno aggiunto Ciano. Se devo trovare una pecca forse non hanno un grande fantasista in mezzo al campo. Ci sono tanti giocatori geometrici e bravi nelle incursioni, vedi Sammarco, Frara e Gori. Maiello è un po’ il ragionatore, anche se Longo è uno che cambia molto. Il giocatore più talentuoso credo sia Soddimo, ma dipende dalla giornata in cui è ed in che vena è. E’ una squadra completa. Io credo abbia qualità, carattere e testa per poter fare bene. Infine, non trascurerei l’elemento stadio, anche se al debutto hanno fatto 0-0. Io credo che se riescono a riempirlo, come è accaduto al debutto, può diventare un valore aggiunto».