Ecco alcune delle dichiarazioni rilasciate in esclusiva ai nostri microfoni da parte dell’avvocato ed esperto di diritto sportivo Mattia Grassani: «Oggi, rispetto al passato, le NOIF consentono a piazze come Palermo di iscriversi alla Serie D, attraverso la costituzione di una nuova società in totale discontinuità con la compagine esclusa, all’esito di una complessa procedura amministrativa e sportiva in cui ruolo del Sindaco è fondamentale. Non conosco personalmente il Vs primo cittadino ma la sua storia e il percorso politico parlano da soli. E’ di Palermo, vuole bene a Palermo ed al Palermo e saprà individuare il gruppo più idoneo a far ripartire il calcio nel capoluogo. Bari? Si è trattato, effettivamente, di una esaltante cavalcata, partita dalle macerie ancora fumanti del vecchio Bari escluso dalla Serie B. Proprio un anno fa, di questi tempi, lo Studio di cui sono titolare ha curato la medesima procedura a Bari, dove la proprietà che fa capo ad Aurelio De Laurentiis, presidente sempre innovativo con il Napoli, il figlio Luigi ad operare attivamente sul territorio, dopo la cancellazione dalla B del Bari, ha dato vita ad un progetto unico e virtuoso. Coinvolgendo tutta la città, con Dazn quale partner televisivo che ha trasmesso tutte le gare in diretta, centinaia di sponsor parte attiva della rinascita, l’Amministrazione di Antonio De Caro, instancabile sostenitore del progetto, sempre vicina alla nuova proprietà, una tifoseria stupenda e presente in casa ed in trasferta, un progetto che si è subito rivelato vincente: la promozione in C è stata ottenuta, nel rispetto dell’equilibrio economico-finanziario. Esattamente ciò che, in caso si verificasse l’irreparabile, si può e si deve attuare a Palermo. I tifosi non meritano tutto questo».