Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, ha parlato così l’avvocato ed esperto di diritto sportivo Mattia Grassani in merito a ciò che sostiene la famiglia Tuttolomondo: «In sede di rilascio della licenza Italia, il lasciapassare per la partecipazione ai tornei professionistici, da anni, i termini sono perentori, non esistono cause di forza di forza maggiore, impedimenti non imputabili alla società, “problemi tecnologici” che possono portare alla concessione di deroghe o salvacondotto similari. La Commissione federale non fa sconti a nessuno, l’ammissione ai campionati professionistici rappresenta una procedura competitiva a numero chiuso in cui le regole sono rigide e tipizzate e se riapri un termine per Tizio lo devi fare anche per Caio, Sempronio e niente è più perentorio. Il procedimento si trasforma in una farsa. Inoltre, ci sono le società controinteressate, nel caso di specie il Venezia, le cui ragioni vanno tutelate al pari di quelle del Palermo e di tutte le altre compagini che aspirano alla Serie B».