Escl. Aulenti (Parmalive.com): «Anche senza i Nazionali il Palermo fa paura. Calaiò e Di Gaudio…»

Domenica pomeriggio, in occasione dell’ottava giornata di serie B, il Palermo ospiterà al “Renzo Barbera” il Parma. I rosanero sfideranno i ducali privi di 7 nazionali, dal canto loro gli ospiti cercheranno di approfittarne per avvicinarsi alla testa della classifica. Per conoscere meglio gli uomini guidati da mister D’Aversa, abbiamo contattato il vice direttore di Parmalive.com Vito Aulenti. Ecco le sue parole:

Domenica il Palermo ospiterà il Parma. Sulla carta sembra una sfida facile per il Parma visto che i rosanero dovranno fare a meno dei Nazionali. Pensi sia così?

«Assolutamente no, anzi: a mio modo di vedere si tratta di una sfida estremamente delicata per il Parma. Innanzitutto ritengo che la rosa del Palermo resti competitiva anche senza i Nazionali e poi non tralascerei il fatto che si gioca al Barbera, stadio in cui, se consideriamo i precedenti in B tra le due squadre, i rosanero hanno quasi sempre avuto la meglio. In ultimo, sottolineerei come pure il Parma debba fare a meno di giocatori fondamentali come Iacoponi e Di Cesare, espulsi nel rocambolesco match con la Salernitana. Anche la partita coi granata, sulla carta, sarebbe dovuta essere semplice per i crociati, e invece…».

C’è qualche calciatore del Parma che il Palermo deve temere maggiormente?

«Il Parma dispone di diverse individualità che possono fare la differenza. L’elemento più in forma, attualmente, è il palermitano Di Gaudio, ma non posso non citare anche Dezi, Baraye e Calaiò: tutti giocatori in grado, con una giocata, di cambiare volto alla gara in qualsiasi momento».

E viceversa chi dovrà temere più di tutti il Parma?

«Il primo nome che mi viene in mente, soprattutto se riuscirà a recuperare appieno, è quello di Coronado, ma se fossi un giocatore del Parma farei molta attenzione anche a Monachello, il quale vorrà senz’altro fare bella figura contro la sua ex squadra. In ogni caso credo sia da temere l’intero collettivo rosanero, nonché la minuziosa organizzazione di gioco di mister Tedino, tecnico che, malgrado l’anno scorso abbia sempre perso col Parma, mi ha impressionato tantissimo per idee e carisma: a Pordenone era un po’ il Sarri della Lega Pro».

Calaiò e Di Gaudio, ma anche il Team Manager Cracolici torneranno a casa per sfidare la squadra della loro città. Come pensi vivranno la vigilia e poi la gara?

«Sicuramente sarà una vigilia speciale per i tre che hai appena citato, quella di Palermo non sarà una trasferta come tutte le altre per loro. Tuttavia parliamo di professionisti navigati, abituati a mettere da parte le emozioni per far spazio alla concentrazione. Perciò sono sicuro che, sin dal 1′, penseranno soltanto a dare il massimo per il Parma, la loro attuale squadra».

Quale dovrebbe essere la formazione di D’Aversa in vista di domenica?

«Il vero rebus riguarda la difesa, dove, come detto poc’anzi, mancheranno due giocatori imprescindibili come Iacoponi e Di Cesare: a sostituirli dovrebbero essere Mazzocchi e Gagliolo, i quali dovrebbero dunque completare il quartetto arretrato assieme a Scaglia (favorito su Germoni) e capitan Lucarelli. Per ciò che concerne il centrocampo, sono da valutare le condizioni di Scozzarella: se dovesse recuperare per tempo, l’ex Trapani andrebbe in cabina di regia, assistito ai lati da Dezi e da uno tra Scavone e Barillà. In avanti, oltre a Calaiò (Ceravolo non è ancora al meglio), dovrebbero agire Di Gaudio e Baraye, con quest’ultimo che però potrebbe essere è in ballottaggio con Siligiardi».