A due giorni da Palermo-Napoli, sfida valida per la 3^ giornata del campionato 2016/17 di serie A, la redazione di Ilovepalermocalcio ha intervistato in esclusiva un doppio ex del match. Stiamo parlando del palermitano Salvatore Aronica, arrivato nel capoluogo siciliano proprio dal Napoli nella nefasta annata terminata con la retrocessione. Con l’ex numero 3 rosanero abbiamo parlato della gara di scena sabato sera al “Renzo Barbera” e di tanto altro. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:
Che gara sarà Palermo-Napoli?
«Sulla carta, volendo essere benevoli, il Napoli è un gradino superiore rispetto al Palermo. Le due squadre hanno sicuramente obiettivi diversi in questo campionato e sabato non dovrebbe esserci partita per i rosanero. A parlare sarà comunque il campo, perché se il Palermo giocherà con la voglia di fare risultato e con la grinta giusta, a cospetto anche del nuovo allenatore, potrebbe strappare qualche punto. Io però la vedo dura».
Sarai al “Renzo Barbera” sabato sera?
«Penso di no. Da quando ho smesso di giocare non ho tanto piacere di vedere il Palermo. Andrò sicuramente a salutare i ragazzi del Napoli in ritiro. Ho tanti amici come Pepe Reina o i fratelli Insigne. Per chi tiferei? Per la gente dovrei dire Palermo, ma nel cuore tifo Napoli. Spero comunque che il Palermo possa salvarsi e credo che un pareggio sabato accontenti entrambe».
Come giudichi il mercato condotto da Palermo e Napoli?
«Il Palermo si è indebolito, sia a livello carismatico che a livello tecnico. I rosanero hanno perso giocatori come Vazquez e Sorrentino che erano dei punti di riferimento. È stato fatto un mercato poco dispendioso, con tanti giovani e per lo più stranieri, ai quali servirà del tempo per amalgamarsi. Dall’altra parte il Napoli ha perso Higuain che è stato il capocannoniere della scorsa stagione e sicuramente a livello offensivo manca qualcosa rispetto alla passata stagione».
Prima hai accennato al nuovo allenatore del Palermo. Secondo te con l’arrivo di De Zerbi vedremo subito una squadra diversa?
«Il cambio allenatore porta sempre qualcosa di innovativo e qualche motivazione in più. L’arrivo di un nuovo tecnico solitamente fa sì che i giocatori vogliano mettersi in mostra. Anche se in questo caso il cambio in panchina non è stato perché le cose andavano male, piuttosto è avvenuto per le solite incomprensioni tra allenatore e proprietà, quindi potrebbe essere diverso. Io spero che i giocatori non vengano disorientati da tutto questo, perché il caos non fa bene alla squadra».
Hai avuto modo di conoscere De Zerbi?
«Ci siamo incrociati soltanto da avversari. Ultimamente ho frequentato a Coverciano il corso per allenatore di seconda categoria e lì hanno preso spunto dal suo modo di allenare e di far giocare la squadra. Devo dire che è un allenatore molto in gamba e sicuramente saprà far parlare di sé».
Puntare su De Zerbi per il dopo Ballardini è stata una scelta giusta da parte del club rosanero?
«Io avrei mantenuto Ballardini dopo quello che ha ottenuto l’anno scorso. Il tecnico ravennate conosceva l’ambiente, la squadra ed i tifosi. D’altro canto la voglia di far bene e di affermarsi in serie A di De Zerbi potrebbero essere gli ingredienti giusti per la salvezza del Palermo».
Nella tua parentesi da giocatore del Palermo hai avuto modo di conoscere il presidente Zamparini. Da diverso tempo ormai si parla della cessione della società, secondo te l’addio del patron friulano gioverebbe davvero al club rosanero?
«Indubbiamente già dal 2013, quando sono arrivato io, Zamparini investe sempre meno. Ha voglia di vendere e mettersi da parte e se dovesse passare il testimone ciò gioverebbe sicuramente al Palermo ed ai tifosi palermitani. Soffrire così di anno in anno, con squadre anonime, per poi salvarsi sempre sul filo di lana non è bello per la gente. All’orizzonte comunque non credo che ci sia alcuna trattativa imminente. Basti pensare che da tre anni si parla dei cinesi al Milan e intanto il proprietario è sempre Berlusconi, quindi figuriamoci il Palermo! Il presidente rosanero parla tanto, il campionato è appena iniziato e ad oggi secondo me non ci sono i margini per una cessione».
Zamparini ha detto anche che questo Palermo è più forte di 10 squadre di serie A ed tre è volte più forte del Crotone…
«Il presidente dice delle cose assurde, mancando anche di rispetto al Crotone che in questi anni con tanti sacrifici e meno disponibilità del Palermo è riuscito a conquistare la serie A. Non credo che questo Palermo sia più forte di 10 squadre, ma spero che questo mio pensiero venga smentito sul campo. Sappiamo però che Zamparini a volte parla a vanvera e dice qualcosa in più per far capire alla gente cose che in realtà non sono così…».