Escl. Aronica: «Questo caos è colpa di tutti, Iachini conosceva già il presidente. Il Palermo può ancora salvarsi, ma Zamparini non deve mollare. Domenica tiferò…»

Mentre a Palermo si vivono ore di caos e la panchina di Beppe Iachini è sempre più in dubbio, i rosanero continuano a preparare la prossima sfida di campionato. Domenica sera al “Renzo Barbera” arriverà il Napoli di Maurizio Sarri, gara dall’esito che sembra già scritto anche se nel calcio tutto può succedere. In vista del match contro i partenopei, abbiamo intervistato in esclusiva il palermitano Salvatore Aronica, doppio ex dell’incontro. Con lui abbiamo parlato della situazione delicata che sta vivendo il Palermo e di tanto altro. Ecco le sue parole ad Ilovepalermocalcio.com

Salvatore, da palermitano cosa pensi della situazione che sta vivendo il Palermo?

«Da ex calciatore posso innanzitutto dire che nel 2013 ho vissuto a Palermo una situazione simile, con avvicendamenti vari. Dai cambi di allenatore, a quelli dei dirigenti sportivi. Da palermitano e da tifoso questa situazione dispiace. La colpa però è di tutti, sono responsabili Zamparini, Iachini e gli stessi calciatori. Le colpe non sono sempre del presidente…».

Beppe Iachini adesso sembra più che intenzionato ad abbandonare la nave…

«Iachini sa con chi ha a che fare da due anni e mezzo, adesso dà le dimissioni. Il tecnico ascolano ha sempre saputo che il presidente Zamparini interviene sulla formazione e quant’altro. Oggi rispetto a due anni fa le cose sono diverse ed è normale che ognuno guardi il suo. Credo comunque che Iachini debba essere l’allenatore del Palermo fino alla fine, la squadra è con lui ed è giusto che dia seguito al lavoro iniziato anni fa».

Hai conosciuto il presidente Zamparini nel corso della tua esperienza a Palermo, cosa pensi del patron?

«Prima di arrivare a Palermo Zamparini mi chiamava un giorno sì ed uno no affinché firmassi. Dopo che sono approdato a in rosa Zamparini ha cambiato quattro allenatori. Arrivai con Gasperini, poi Malesani, poi di nuovo Gasperini ed infine Sannino. Quattro ribaltoni in quattro mesi, quindi quest’anno direi che siamo sulla stessa linea del 2013. Zamparini non lo conosciamo adesso, è sempre stato un “mangia allenatori”, un presidente focoso. È molto presente anche sulla parte tecnica, bisogna accettarlo con i suoi pregi e con i suoi difetti. Ora le cose vanno male e si esaltano solo i difetti».

Zamparini ha anche affermato più volte di voler lasciare il Palermo…

«Lui ha questa idea già dal 2013. Se non si troverà un imprenditore disposto ad investire come ha fatto Zamparini finora, per il Palermo sarebbe la fine. Da palermitano mi auguro che rimanga presidente, magari smussando alcuni aspetti del suo carattere e tenendo la squadra in serie A. Ad oggi non vedo alcun investitore pronto a rilevare il Palermo».

Mentre l’ambiente rosanero vive un momento di caos totale, la partita contro il Napoli si avvicina sempre di più. Sarà un match in discesa per i partenopei?

«Il Napoli ha un valore diametralmente opposto rispetto al Palermo. Con tutti il rispetto per i rosanero, i partenopei verranno in Sicilia per fare la partita e per cerca di vincere, a prescindere da quello che si vive in queste ore a Palermo. Ciò non toglie che questo caos possa essere un deficit per i rosanero. Ci sarà confusione all’interno della squadra, ma anche un clima ostile nei confronti dei giocatori del Palermo, non tanto verso quelli del Napoli. La tifoseria è stufa e sicuramente contesterà il presidente».

Che voto dai al campionato svolto fin qui dal Palermo?

«Mancano ancora tante giornate, ma ad oggi non mi sento di dare la sufficienza. I numeri parlano chiaro, è tutto in ballo e nel giro di pochi punti ci sono un sacco di squadre invischiate nella lotta per non retrocedere. Al campionato del Palermo do un 5 per tutto quello che è successo e mi auguro che il tutto si possa concludere con un bel 7, perché vorrà dire che i rosanero avranno conquistato la salvezza e tutti saranno contenti».

Quindi la salvezza è un traguardo possibile per i rosanero…

«Essendo ad un solo punto dalla zona retrocessione e mancando ancora 10 partite è chiaro che tutto può ancora succedere. Frosinone e Carpi non molleranno ed il Palermo deve invertire la tendenza cercando di vincere qualche partita. Se così fosse, allora la salvezza sarebbe veramente raggiungibile».

Secondo te c’è qualcuno tra i giocatori del Palermo che ha deluso le aspettative?

«Più meno tutti hanno fatto il loro. Gilardino ha fatto i gol che doveva fare, Sorrentino ha portato 6/7 punti alla classifica ed anche i vari giocatori che sono stati chiamati in causa hanno fatto la loro parte. Quello che è venuto a mancare è stato l’aspetto organizzativo, un programma e soprattutto la tranquillità che serve per lavorare. La squadra, con tutti i suoi difetti e le sue problematiche, seguiva comunque l’allenatore e tutti questi cambi tecnici non hanno giovato».

Come finirà domenica sera Palermo-Napoli?

«Penso che vincerà il Napoli. Per chi tiferò? Non voglio litigare di nuovo con i tifosi (ride, ndr). Tiferò per lo scudetto del Napoli e per la salvezza del Palermo!».