Lo scorso martedì, 23 febbraio, si è tenuta l’assemblea dei soci del Palermo Fc. Tra questi era presente anche il professore Carlo Amenta, scelto dall’associazione dell’azionariato popolare di Amici Rosanero come rappresentate. La nostra redazione ha intervistato proprio Amenta per avere alcuni chiarimenti su quanto accaduto e su cosa potrebbe accadere nel futuro del club di viale del Fante.
Con la liquidazione di Hera Hora, cosa che si voterà al Cda di domenica, il recesso di Di Piazza viene annullato.
«Il recesso è con Hera Hora, che è slegata dal Palermo FC. Il presidente di Hera Hora (Daniele Mirri), quando ci fu il primo aumento di capitale, aveva dato mandato per aumentarlo ancora fino a 15 milioni. Di fatto, è un’operazione legata ad esigenze del Palermo calcio. La mossa è legata ad un obbligo da parte del Cda che, viste le perdite, doveva essere convocato e alla volontà di tenere fede agli impegni da parte di Mirri che di Di Piazza».
Lei ha fatto riferimento all’indebitamento del Palermo al 31 dicembre 2020. Ma sicuramente è stata fatta una prospettiva di perdite al 30 giugno 2021
«Il Palermo perde circa 700mila euro al mese, che calcolati per sei mesi sono 4 milioni e 200mila euro».