Escl. Aleesami: «Al Palermo manca esperienza. Lund e Corini…»
«Ho visto diverse partite quest’anno del Palermo, compresa l’ultima contro il Venezia. Certamente i rosanero hanno fatto meglio in altre occasioni. Vedo però un gruppo unito che a mio avviso può ancora giocarsi le sue carte». Questo il pensiero di Haitam Aleesami ex difensore del Palermo, che ai microfoni di ilovepalermocalcio.com analizza il momento della squadra di Corini.
Cosa è mancato secondo lei quest’anno al Palermo?
«Rispetto al nostro gruppo vedo una squadra meno forte. L’idea del City Group forse è quella di puntare soprattutto sui giovani e ciò che manca oggi al Palermo a mio avviso è la componente esperienza. Un gruppo giovane può non farti vincere nell’immediato, ciò che serve è il mix giusto tra gioventù ed esperienza»
L’ha convinta Lund?
«È un buon giocatore che in Svezia ha fatto molto bene. Hacken e Palermo sono però due realtà diverse e forse Lund sta un po’ risentendo delle pressioni di una piazza importante come quella rosanero».
Che ricordo ha di Corini?
«Con il mister siamo stati appena due mesi. Rispetto a De Zerbi mister Corini venne con un’idea di calcio diversa. Se il primo infatti voleva far valere il suo modo di vedere il calcio puntando sulla crescita dei calciatori, il secondo porto avanti un’idea di calcio più semplice e senza rischi. La scelta di Corini fu orientata solo alla ricerca del risultato. Il tempo per lavorare però fu poco, ma posso dire di aver conosciuto una persona seria, pacata e con la cultura del rispetto».
È riuscito a cancellare la serata di Frosinone?
«Diciamo che resta l’amarezza per quello che avrebbe potuto fare il nostro gruppo sia in quella stagione che in quella successiva, prima del fallimento. Ricordo però che dopo la partita dell’andata i giocatori del Frosinone erano con il morale sotto i tacchi. Paradossalmente ci tornarono contro le dichiarazioni di Nestorovski, che caricarono i nostri avversari. In quella serata la fame, la grinta e l’atteggiamento del Frosinone ci fecero andare sotto shock».
I tifosi rosanero non gradirono una sua intervista critica rilasciata quando giocava nell’Amiens.
«Ecco ci tengo a precisare alcune cose. In quell’occasione mi venne chiesto se in Italia avevo notato differenze rispetto agli altri campionati. Parlai solo di aspetti diversi ma non intendevo criticare Palermo e l’intera piazza. Con Zamparini ho sempre avuto un ottimo rapporto, pur non condividendo alcune scelte gestionali come quelle legate ai ripetuti cambi di allenatore. I tifosi sono sempre stati eccezionali e se non ci fossero stati i problemi noti a tutti sarei potuto restare a Palermo anche per altri dieci anni».
Tornerà a Palermo?
«Ho tanti amici in città e non solo nel mondo del calcio. In caso di play off non escludo la possibilità di poter fornire il mio supporto emotivo ai rosanero, seguendoli da vicino».