Escl. Agliardi: «Palermo-Cesena gara difficile per entrambe le squadre. Scomparsa Schillaci dispiacere enorme»

«Il Cesena ha entusiasmo, ha spirito. È vero che non ha mai ancora vinto fuori casa, invece il Palermo dal canto suo vorrà vincere la prima al Barbera. Sarà una partita difficile per entrambi. È chiaro che anche da ex rosanero dico che lo spirito del pubblico può fare la differenza. Ma ormai le partite vanno vissute per 100′ e non si può dare nulla per scontato. Il Palermo è carico di aspettative, mentre il Cesena è un po’ più libero di testa». Questo il pensiero di Federico Agliardi, ex Palermo e Cesena e attuale preparatore dei portieri alla Fermana, rilasciate in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com. Agliardi oltre al match si è anche espresso sulla sua esperienza in rosanero e tanti altri temi.

Ecco le sue parole:

Mignani torna al Barbera da ex. Dopo la sua breve esperienza in rosanero ora è al centro del progetto del Cesena. Cosa pensi della squadra bianconera?

«Hanno cambiato abbastanza rispetto all’anno scorso anche nel modo di interpretare le gare e sistema di gioco. Vedo una bella squadra e come tante altre non è ancora ben definita. Ho seguito qualcosa e il progetto  lascia ben sperare per i tifosi cesenati. Così come ho visto il Palermo dopo la sua falsa partenza col Brescia si è rimesso nel giusto cammino».

Il Palermo dopo vari tentativi è chiamato puntare seriamente alla Serie A, secondo te è la volta buona che i rosanero ci riescano?

«Penso che lotteranno fino alla fine. È chiaro che andrà gestita la pressione, hanno dei giocatori che sono in grado di gestirla. Nel calcio si gioca su tutti gli equilibri, si possono passare periodi più o meno felici però la qualità e l’intensità il Palermo la sta costruendo».

E tu la pressione di Palermo la conosci bene. Che ricordi hai della tua esperienza in rosanero?

«Erano situazioni completamente diverse, erano anni diversi, il calcio è cambiato profondamente pure nel modo di intepretare il gioco e di viverlo. Io sono orgoglioso di essere stato in quegli anni nel Palermo, il migliore che c’è stato. Il Palermo lo seguo sempre»

Uno dei tuoi compagni in quegli anni era Eugenio Corini, lo scorso anno molto criticato dalla piazza…

«Vivendola da lontano non posso dare giudizi, conoscendo la persona e l’allenatore avendolo visto all’opera sono convinto che per Palermo ha dato l’anima. Poi certe dinamiche un conto è affrontarle da giocatore un conto da allenatore avendo più responsabilità. Però Eugenio è un grande allenatore».

Il Palermo ha in porta un giovane promettente come Depslanches con alle spalle un esperto come Sirigu. Da ex portiere qual è il tuo pensiero sl reparto rosanero?

«Innanzitutto rinnovo un in bocca al lupo ad Alfred Gomis, ho avuto modo di rivederlo dopo l’infortunio, siamo stati anche compagni in passato, è un ragazzo che merita veramente, mi auguro che si riprenda perché Palermo per lui è una chance importante. Sirigu lo conosco bene ma ho visto che il titolare e Desplanches, quindi che giochi libero e che sfrutti la situazione per mettere in mostra le sue qualità. Sebastiano l’anno scorso ha giocato pochissimo, quindi questa per lui è un’ottima occasione. Sta facendo buone cose e gli auguro possa andare avanti così».

In chiusura non possiamo non chiederle un pensiero su Totò Schillaci, oggi si sono tenuti i suoi familiari con migliaia di palermitani…

«I primi ricordi che ho del mondiale di Italia ’90 sono legati a Totò e alla passione che ci metteva a quello che ha fatto. Rinnovo un pensiero ai suoi cari, ci lascia un grande personaggio ed è un dispiacere enorme».