Da Emerson, al flop Joao Silva passando per Matheus Cassini. Di questo ci ha parlato Leonardo Cornacini, procuratore tra gli altri del giovane centravanti brasiliano in forza al Palermo. Tra i tanti argomenti trattati anche la possibilità di vedere l’ex Corinthians aggregato alla Primavera di Giovanni Bosi. Ecco le parole dell’agente in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com.
Come procede l’ambientamento in squadra di Matheus?
«Diciamo che arrivare a Palermo gli ha cambiato un po’ la vita. E’ la prima volta che andava a giocare fuori dal Brasile, non è stato facile per lui capire come funzionano le cose qui in Italia, per lui tutto è una novità. L’ambientamento in squadra con Iachini procede bene, adesso lui inizia un po’ a capire come funziona il calcio italiano, che è molto diverso da quello brasiliano. Iachini ha un’apprensione particolare con lui, gli spiega bene cosa deve fare con la palla e senza la palla. Perché sul possesso palla Cassini è uno dei più forti che io abbia mai visto, quando invece non ce l’ha deve capire bene come muoversi, cosa fare e in questo il mister lo sta aiutando molto. Devo dire che Iachini è un allenatore bravissimo».
Per quanto riguarda invece l’ambientamento in città, si trova bene?
«Si, Matheus è molto tranquillo qui. Palermo somiglia tanto al Brasile: le persone, il clima e la città molto simili al nostro paese. Posso dire che qui lui è felice, quindi anche l’ambientamento in città è stato facile. Anche per quanto riguarda la sua famiglia, si trovano benissimo in Sicilia».
L’arrivo di Gilardino e Djurdjevic chiude un po’ la strada a Matheus in prima squadra. Zamparini stesso ha più volte dichiarato che i primi tempi giocherà in Primavera. Come la vive Cassini questa cosa?
«Su questo non saprei esprimermi, sono scelte del presidente, di Gerolin e di Iachini. Quello che posso dire è che Cassini è venuto a Palermo per giocare con la prima squadra. Si sta allenando tanto in questi giorni per avere questa possibilità. Non è compito mio dire dove giocare, ma penso che il suo posto sia lì».
La stessa cosa l’ha vissuta Abel Hernandez quando è arrivato al Palermo e successivamente è esploso in prima squadra. Quindi questo può essere solo di buon auspicio per Matheus…
«Questo sicuramente, ma ripeto, lui deve giocare, l’importante è quello. O con la Primavera o in prima squadra, lui deve giocare. L’arrivo di Gilardino è anche una cosa buona, è una possibilità in più per lui di imparare. Così come anche con Vazquez. Guardo sempre gli allenamenti e penso che Matheus diventi sempre più forte, quindi anche in Primavera va bene. Ma basta che giochi con continuità, perché penso che presto potrà dare una grande mano anche con la squadra maggiore».
Iachini lo prova spesso in coppia con Gilardino in allenamento. L’esperto e il giovane, come vedrebbe lei questa coppia titolare?
«Per noi sarebbe un sogno. Gilardino ha grande esperienza, giocare al fianco di un campione del mondo come lui sarebbe un grande privilegio. Matheus mi dice sempre che quando si allenano cerca di imparare il più possibile da Alberto: come prende la palla, i movimenti. Diciamo che è un po’ un’università per lui».
Passando ad un altro suo assistito, Emerson Palmieri. Si dice che il suo riscatto non sia avvenuto perché il Santos ha un po’ giocato al rialzo con il prezzo fissato…Cosa ci dice in merito?
«Quello che è accaduto prima di Palermo è una cosa che va tagliata. Per quanto riguarda il riscatto, non è avvenuto l’accordo tra i rosanero e il Santos, tutto qui. Ciò che è successo tra i due club non lo saprei dire, dovete chiedere a Zamparini. Emerson era tornato al Santos dove aveva ripreso ad allenarsi. Poi si è presentata la possibilità di andare alla Roma e l’abbiamo colta al volo. Emerson ha grandi potenzialità, in giallorosso si giocherà sicuramente il posto da titolare, ha le qualità per esserlo».
Lei cura gli interessi anche di Joao Silva, utilizzato pochissimo da Iachini lo scorso anno. Cosa non ha funzionato a Palermo per lui?
«Purtroppo questo è il calcio, capita. Diciamo che Joao Silva non era il tipo di giocatore che faceva al caso del Palermo, questa è la verità. Lui è un bravo giocatore, ma purtroppo non ha avuto l’opportunità di dimostrarlo. Quando sono arrivato la scorsa estate in ritiro ho chiesto a Gerolin se poteva allenarsi in attesa di portarlo altrove. Adesso in Portogallo si trova bene, lunedì sarà impegnato con la sua nuova squadra, in attesa di portarlo in un club più grande la prossima estate».
Nei giorni scorsi ha dichiarato che vorrebbe proporre Igor Liziero al Palermo, ci parli un po’ di lui…
«Liziero è un classe ’98, al San Paolo è un po’ un fuori corso. E’ campione con la Nazionale brasiliana U17. E’ rientrato ieri dalla Corea dove ha disputato la Suwon Cup e il prossimo mese andrà al Mondiale di categoria in Cile. Igor somiglia tanto a Pastore, è un centrocampista mancino di qualità incredibili e tra cinque mesi prenderà la cittadinanza italiana. In molte squadre tra le big italiane sono su di lui ma il Palermo ha la precedenza. Ne stiamo parlando con Gerolin, che è un ds con cui mi piace lavorare».
Quindi c’è una reale possibilità di aprire una trattativa con il Palermo per lui…
«Come ho già detto Palermo sarà la prima opzione. Se i rosa dicono sì a Liziero, lo porterò qui. Gerolin lo conosce, stiamo parlando di lui. E’ difficile al momento trattare perché è ancora sotto contratto con il San Paolo. Io andrò in Brasile per risolvere la situazione. Ma posso dire che Gerolin lo sta monitorando».
A proposito di Gerolin, com’è come direttore sportivo?
«E’ un direttore fantastico, è molto bravo, educato è una grande persona sia a livello umano che professionale. Capisce molto di calcio, sempre sicuro di quello che fa. Mi trovo benissimo a lavorare con lui. Ma così come tutta la società rosanero, trattano benissimo me e Matheus, sono grandi persone. Io infatti inizio a tifare Palermo anche per questo, è un grande club. Penso che con lui e Zamparini nel giro di tre anni il Palermo sarà una delle squadre più forti in Europa».