L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli incendi nel palermitano e a Cefalù.
Da due giorni il fuoco assedia Palermo e la sua provincia, seminando morte, danni e paura. L’aumento delle temperature, il vento di scirocco e la mano criminale dell’uomo hanno fatto ripiombare una fetta della Sicilia occidentale in un inferno. Due le vittime. Si sono ripetute le scene di devastazione di due mesi fa. quando le colonnine di mercurio toccarono i 50 gradi di roghi inghiottirono case, vegetazione e mezzi di trasporto. Capannoni a fuoco e abitazioni lambite dalle fiamme, famiglie costrette a lasciare in fretta e furia appartamenti e ville, strade e linee ferroviarie interrotte, scuole chiuse, campi e coltivazioni distrutti hanno scandito le ultime 48 ore. Un bollettino di guerra con decine di squadre dei vigili del fuoco e della forestale a lare da spola tra un luogo di crisi e l’altro, i Canadair alzatisi in volo per lanciare acqua sugli incendi.
Ma, nonostante gli sforzi e il grande impegno, non è stato possibile fronteggiare tutte le situazioni, nonostante i rinforzi ai pompieri giunti da altre province. Come accaduto, per esempio, a Piano dell’Occhio, dove il fuoco ha divorato alberi e arbusti. A Trappeto un uomo di 68 anni, Salvatore Albano, è morto durante l’evacuazione di alcune abitazioni lambite da un incendio. l’uomo forse è stato preso dal panico e potrebbe avere avuto un infarto. Sul posto i carabinieri e il medico legale. Sul corpo, trovato all’esterno della casa, non ci sono segni di bruciature. Vicino Cefalù, in zona Sala Verde a Mazzaforno, ha invece perso la vita una donna di 42 anni, Maria David, che con il padre e il fratello era andata a liberare dei cavalli dalla stalla assediata dalle fiamme. È stata trovata morta in un canalone vicino all’autostrada. Non si conosce ancora il nome della vittima. Non è chiaro se la donna sia morta soffocata dal fumo o bruciata.