Emergenza Coronavirus, dai supermercati ai tabaccai: ecco le attività che resteranno aperte
Le nuove restrizioni per arginare l’emergenza Coronavirus scatteranno da lunedì 23 marzo. Resteranno attive tutte le filiere essenziali legate al settore alimentare, farmaceutico, biomedicale e dei trasporti. Netta la riduzione delle attività legate alla PA: restano aperti gli esercizi legati a sanità, difesa e istruzione. Continuano ad operare edicole, tabaccai e servizi d’informazione. Restano attive l’industria delle bevande, le industrie alimentari, la filiera agro-alimentare e zootecnica, l’industria tessile solo legata strettamente agli indumenti di lavoro (escluso, quindi l’abbigliamento). Le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come la fabbricazione della carta e raffinerie petrolifere. “Salve” anche le attività legate all’idraulica, all’installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori e la fabbricazione di forniture mediche e dentistiche. Il Dpcm non includerà il trasporto ferroviario di passeggeri, il trasporto ferroviario di merci, il trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane, i taxi e gli Ncc, gli autotrasportatori, il trasporto marittimo e quello aereo. Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti, oltre alle attività bancarie, postali, assicurative e finanziarie.