Elezioni Lega B: si torna al voto per la 5^ volta. Presente anche Mirri

Ancora nessuna fumata bianca per l’elezione del presidente di Lega B. A Milano è in corso l’Assemblea per votare il nuovo numero uno della Lega cadetta. Andate a vuoto le prime 4 votazioni si va verso la 5^.

Come scrive “Gazzetta.it” è iniziata in leggero ritardo l’Assemblea elettiva della Lega B, convocata per le 12 a Milano e partita con un presagio poco confortante. Un sostanzioso gruppo di società si è ritrovata mezz’ora prima dell’inizio ed è rimasta all’esterno per concordare una strategia. L’obiettivo è quello di far slittare le elezioni, contestando la tempistica e le modalità di voto decise dal presidente Mauro Balata. Il legale della Samp ha raccolto 9 firme da club pro-slittamento (tra questi Palermo, Bari, Cremonese, Reggiana e Sampdoria), altrettante società sono salite direttamente nella sala dell’Assemblea (Brescia, Catanzaro, Cosenza, Spezia, ecc), una non si è presentata (il Pisa) e altre sono rimaste sul vago, più propense alla scheda bianca che al voto.

I CANDIDATI ALLA LEGA B— I candidati sono tre: oltre a Mauro Balata, ci sono i rivali Beppe Dossena e Vittorio Veltroni. Tutti presenti in via Rosellini in attesa degli eventi. Il primo è stato la rinuncia alla candidatura di Dossena a favore di Veltroni. I club si sono ritrovati tutti insieme verso le 12.30 ed è iniziata la discussione che potrebbe portare all’annullamento dell’Assemblea e al contestuale rinvio, per avere più tempo e cercare di ritrovare quell’unità della Lega B che è sempre stata la sua forza e che adesso pare in forte dubbio.

INIZIATO IL VOTO IN ASSEMBLEA— I club si sono ritrovati tutti insieme verso le 12.30 ed è iniziata la discussione che potrebbe portare all’annullamento dell’Assemblea e al contestuale rinvio, per avere più tempo e cercare di ritrovare quell’unità della Lega B che è sempre stata la sua forza e che adesso pare in forte dubbio. Malgrado le richieste di rinviare il voto (arrivate da 9 club), si è deciso poco prima delle 14 di procedere alla prima votazione, come richiesto da altri 5 club (altri 6 non si sono espressi). Come da regolamento, nei primi due turni di voto occorrono i due terzi dei voti (14) a favore per procedere all’elezione del nuovo presidente, mentre dal terzo turno basterà la maggioranza semplice (11 voti). È evidente che, semmai dovesse esserci un vincitore con numeri risicati, un’Assemblea così spaccata non garantirebbe un buon lavoro alla Lega.

LE VOTAZIONI DELLA B— Il primo turno di elezioni ha confermato questa sensazione. Balata ha preso 10 voti, Veltroni 1 e le schede bianche sono state 8 (manca il voto del Pisa, come detto assente). Si è subito proceduto alla seconda votazione e l’esito si è leggermente modificato, come se il voto per Veltroni fosse passato a Balata: il presidente in carica è così arrivato a 11 preferenze contro le (confermate) 8 schede bianche. A questo punto, alla terza votazione, Balata sarebbe potuto essere rieletto con il minimo necessario. La terza votazione però ha fatto tornare tutto al punto di partenza. A Balata sarebbero bastati 11 voti e ne ha raccolti solo 10, contro le solite 8 bianche e una che si è trasformata in “nulla”, levando in sostanza quel voto che avrebbe portato alla rielezione del presidente uscente. Si è comunque deciso di proseguire con le votazioni. Si è comunque deciso di proseguire con le votazioni. E la quarta tornata si è aperta con il giallo, perché è sparito… il Cesena. I vertici del club erano collegati in remoto dagli Stati Uniti e la votazione si è interrotta per aspettarli. Dopo lunga attesa sono improvvisamente riapparsi ma l’esito ha dato un risultato di parità: 9 voti Balata e 9 schede bianche, più una nulla. Viene sospesa l’assemblea. Dopo un’ora di accese discussioni, anche per interpretare al meglio lo Statuto, si è deciso di tornare al voto per la quinta volta: i consiglieri hanno deciso di ritirare la loro candidatura. Alcuni presidenti (Mirri del Palermo e De Laurentiis del Bari) hanno lasciato la riunione. La situazione per Balata è peggiorata: i voti a favore sono scesi a 8, con 10 schede bianche e una nulla.