Edgar Barreto: «Palermo nel cuore, la Serie B è un campionato durissimo»
L’ex capitano del Palermo Edgar Barreto, intervistato da Massimiliano Radicini per il Giornale di Sicilia oggi in edicola, ha raccontato il suo legame con la città e con i colori rosanero, ricordando i momenti indimenticabili vissuti con la maglia del Palermo, il percorso verso la promozione in Serie A e le caratteristiche fondamentali per affrontare il campionato di Serie B.
In squadra c’è anche un calciatore con cui ha giocato…
«Verre… Un bravissimo ragazzo, un grande professionista».
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Lei è stato l’ultimo capitano a festeggiare la Serie A con il Palermo…
«Porto bellissimi ricordi perché non siamo partiti benissimo quell’anno, ma poi siamo riusciti a risalire e stravincere. È stato bellissimo risalire subito dopo la retrocessione, una grande rivincita».
Che ricordi ha di Palermo?
«I ricordi sono stupendi, anche perché lì è nato mio figlio Iker, che adesso ha 10 anni. Al di là di come è finita la mia storia con la società, ho tantissimo rispetto per la piazza, la città e gli amici che ho lasciato. Ho dato sempre tutto in ogni partita, cammino a testa alta. Sono molto grato alla città, lì ho lasciato un pezzo di cuore».
Il Palermo in questa prima parte di stagione ha avuto difficoltà. Quali caratteristiche servono per fare bene in Serie B?
«La Serie B è un campionato durissimo, difficile e combattuto. A volte la qualità viene coperta dalla quantità. La squadra deve capire i momenti in cui tirare fuori più grinta che qualità. Le partite sono tirate e i dettagli fanno la differenza».
Cosa c’è nel suo futuro?
«Per adesso mi sto godendo i miei figli, che stanno iniziando a giocare pure loro. Ho preso il patentino B e più avanti vorrei anche fare l’Uefa A e il Pro. Vedremo dove mi porterà il futuro, non ho ancora deciso».