L’ex centrocampista paraguaiano Edgar Barreto, una delle bandiere del Palermo tra il 2011 e il 2015, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Massimiliano Radicini per il Giornale di Sicilia, in edicola oggi. Capitano dell’ultima promozione dalla Serie B alla Serie A, Barreto ha vissuto quattro stagioni intense con la maglia rosanero, caratterizzate da una retrocessione ma anche da un immediato ritorno in massima serie, culminato in un campionato da record. Con la sua leadership e il suo impegno, è stato uno dei simboli di quel Palermo vincente.
Barreto ha condiviso anche il suo pensiero sull’attuale direttore sportivo Carlo Osti, con cui ha lavorato sia all’Atalanta che alla Sampdoria, e ha parlato del suo continuo legame con i colori rosanero.
Lei ha giocato con due maglie diverse sotto la direzione sportiva di Osti. Che ricordi ha?
«Il direttore ha dimostrato il suo valore già in passato nelle squadre dove è stato. È una brava persona, un grande professionista. Porta molta tranquillità e disciplina alla squadra. È uno con il quale si può dialogare, sia quando le cose vanno bene che quando vanno meno bene. Dà molto equilibrio e il suo punto di forza è quello del confronto».
Ha seguito un po’ il campionato del Palermo?
«Sì, lo faccio sempre. Mi informo sui risultati e seguo tutto a distanza. La situazione non è bruttissima, ma credo che si possa fare meglio. Mi dispiace anche per Migliaccio, con cui ho giocato assieme. È una grandissima persona anche lui. Mi dispiace che non sia andata bene la sua avventura».