Ecco la bava alla bocca
E’ iniziata con un pareggio l’era Stellone. Un pari beffa, con i rosanero che in superiorità numerica hanno accarezzato per 8 minuti i tre punti, prima che Nené spegnesse i sogni accesi poco prima da un letale La Gumina. L’1-1 contro il Bari è un risultato che al netto delle occasioni create penalizza non poco gli uomini di Stellone, che avrebbero decisamente meritato qualcosa di più.
Nonostante il cambio modulo apportato dal nuovo tecnico rosanero (un iniziale 4-4-1-1 che a partita in corso si è alternato con altri schieramenti), i giocatori scesi in campo sono sembrati a proprio agio ed hanno risposto più che presente. A stupire ieri sera sono stata la grinta ed il carattere messi in campo, cosa che non si vedeva ormai da tanto, troppo tempo. Palermo-Bari non è di certo stata una partita bellissima, ma la voglia di portare a casa l’intera posta in palio c’era e come. Anzi, i rosanero sembravano avere proprio quella bava alla bocca tanto richiesta da Tedino.
Non è la prima volta che il Palermo si vede portar via immeritatamente due punti sul finale, ma considerate le poche ore avute da Stellone per preparare la partita e trasmettere determinati concetti non tutto è da buttare. Agli avversari è stato concesso molto poco, il che non è da sottovalutare considerato che questa squadra non ha giocatori che si sposano alla perfezione con un modulo con difesa a 4.
L’effetto Stellone ha funzionato sicuramente sul piano caratteriale, ma all’allenatore ex Frosinone e Bari vanno anche dati i meriti dei cambi, indicativi della voglia di vincere e non di accontentarsi. Concetto base del pensiero del nuovo tecnico rosanero, che ieri sera ha esordito in panchina davanti ad oltre 18mila tifosi la cui presenza ha segnato il record stagionale. Un “Renzo Barbera” non ancora gremito, ma allo stesso tempo mai visto così quest’anno. 90 minuiti di cori di incitamento ed applausi finali nonostante il risultato: questo è il vero 12° uomo in campo.
L’unico neo della partita col Bari è che oggi, ancora una volta, il Palermo si ritrova a dover sperare in un passo falso di Parma e Frosinone per continuare a rincorrere la promozione diretta. Le partite a disposizione sono solamente 3 e ormai potrebbe essere troppo tardi. Ma se fino a qualche settimana fa sul piano dell’atteggiamento questa squadra non sembrava di certo la candidata ideale per vincere gli ipotetici play off, da ieri sera qualcosa sembra essere cambiato.