L’ex terzino dell’Arsenal Emmanuel Eboué, è stato squalificato a marzo dalla Fifa per un anno. Il giocatore ivoriano aveva da poco firmato un contratto con il Sunderland e avrebbe dovuto pagare 1 milione di euro al suo procuratore Sebastien Boisseau. Il pagamento non è stato mai fatto e così è intervenuta la Fifa. Dopo la squalifica il calciatore sta passando un brutto periodo che ha raccontato ai microfoni del “Telegraph”: «Ci sono giorni nei quali non mi va di alzarmi dal letto. Una volta ho pensato al suicidio. Per fortuna c’è la mia famiglia che mi fa sentire forte. Ci sono volte che non esco dalla mia camera da letto, posso restarci anche due giorni da solo. Chiudo la porta, penso, leggo la Bibbia e rifletto. Quando la gente mi chiede cosa sta accadendo peggiora la mia situazione, devo spiegare cosa è successo e questo mi fa deprimere. Quando Kolo Touré venne squalificato ho passato molto tempo a parlare con lui perché ho capito che era in difficoltà. Adesso nessuno dei miei ex compagni mi chiama, sono deluso ma loro restano fratelli per me. Spero che un giorno mi chiamino. Pensavo che la nostra amicizia fosse più forte ma questa è la vita».