È Padova-Palermo
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla finale playoff che sarà tra Padova e Palermo.
Una magia di Chiricò, eurogol su punizione, in pieno recupero ha acceso la festa del Padova che ha guadagnato la seconda finale di fila per tentare la scalata alla serie B. Allo stadio Euganeo è stato però il trionfo delle emozioni, l’apice dell’adrenalina, una vera e propria partita sulle montagne russe che la squadra di Oddo ha portato dalla propria parte con la voglia di non mollare mai, anche quando la partita sembrava pendere dalla parte del Catanzaro. Invece i cambi di Oddo hanno dato nuova linfa e il colpo di testa di Curcio (primo gol stagionale) a sbucare in area (dopo l’ennesimo assist di Chiricò in questo campionato) ha messo le ali al Padova. Dopo due minuti di controllo della Var (sulla posizione di Jelenic) l’arbitro Rutella ha convalidato il pareggio ed è stato un arrembaggio da entrambe le parti, concluso con la straordinaria punizione di Chiricò.
Mancava solo il timbro ed è arrivato. Il Palermo raggiunge il Padova in finale regolando una pratica a cui mancava soltanto l’ultima firma dopo il 3-0 dell’andata. L’ ha messa, neanche a dirlo, Brunori, al gol numero 28 in stagione (25 più 3 ai playoff) regalando una vittoria che ai playoff in casa ancora mancava. Il vero spettacolo lo hanno regalato gli oltre 35 mila del Barbera che hanno sfiorato il record assoluto di presenze (Palermo-Sampdoria del 2010 in Serie A, 35.872). E’ stata una vera e propria festa sugli spalti con cori e applausi per tutti, anche per la Feralpisalò che ha voluto ricordare la strage di Capaci con una maglia pre gara.