«È ok ma rivedilo». Catanzaro furioso. Non si placano le polemiche dopo Padova

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Catanzaro, furioso dopo le polemiche sul Var.

Così è quasi peggio che senza. Perché quello che è successo a Padova domenica sera ai danni del Catanzaro non è ammissibile, soprattutto in tempi di VAR. Ma se il VAR è Mazzoleni, allora tutto diventa possibile, soprattutto gli errori, procedurali o no. Un problema che in serie A (e in B) si è già visto, ma in C diventa devastante. Perché in campo non hai gente come Orsato o (meglio) Doveri, ma arbitri che devono passare al piano superiore come Rutella Daniele da Enna. E allora, se un VMO (Video Match Official) come Mazzoleni, ritenuto (a torto) fra i migliori (Di Paolo lo è di gran lunga di più) ti richiama al VAR è ti dice (più o meno): «Daniele, per me è regolare, ma vallo a rivedere così certifichi la decisione» il finale è una frittata mai vista, che invece tutti hanno visto.

Non è la prima volta che succede, ma l’AIA (di buon grado) tace. Male anche l’AVAR, l’esperto Ranghetti: è un assistente, il fuorigioco è materia sua, avrebbe dovuto imporsi. E ancora, male l’assistente numero uno, Cataldo: non è venuto in mente di comunicare che, per lui, la posizione di Jelenic è di offside, al di là se sia punibile o meno. Invece il gol viene convalidato in campo, nonostante lo stesso Jelenic stia «impattando» sul portiere avversario (la linea di visione nel caso non c’entra nulla, così come non c’entrano nulla fantasiosi errori tecnici) visto che gli è addosso, a contatto potremmo dire, e con il n. 2, Bayeye, che prova a difendere su di lui. Il tutto sotto gli occhi dell’Organo Tecnico, l’ex arbitro Rodomonti che, però, pare che nel caso fosse distratto o abbia visto poco.

Chi ha detto (ed è stato detto) che il campionato di C è stato un capolavoro, mente sapendo di mentire. La riprova è che un arbitro, per quanto in soggezione, non abbia saputo vedere l’evidenza: fuorigioco, gol da annullare, al di là del VAR. La C passerà la Ferrieri Caputi (23 gare tutto compreso in categoria) e sarà costretta a dare una deroga a Maranesi (80 partite in C) perché bisogna avere anche un pizzico di decenza. Il designatore Ciampi (anche per lui era offside al monitor) affiderà la finale d’andata Padova-Palermo a Gualtieri e il ritorno a Perenzoni, ovvero gli altri due del podio. E il numero uno? E’ Feliciani, ma dato che ha avuto problemi col Catanzaro, gli ha fatto fare il ritorno di Palermo-Feralpi Salò e non farà la finale. Tutto poteva immaginare Ciampi, ma non Mazzoleni…

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Redazione Ilovepalermocalcio