L’edizione odierna de “Il Corriere del Veneto” si sofferma sui play-out tra Salernitana e Venezia. Due partite e 180 minuti, forse oltre: infatti, non varrà il miglior piazzamento in classifica. Negli ultimi giorni, i calciatori del Venezia si sono rimboccati le maniche con decisioni. La lista degli assenti fa paura: out Domizzi per squalifica, Di Mariano, Citro e Garofalo per infortunio, Mazan e Vrioni sono stati convocati dalle rispettive Nazionali, in dubbio Pinato e non al top Zigoni, senza contare che Segre è rientrato solo da un giorno dallo stage per le Universiadi e Zennaro si è aggregato in extremis. «Tutti si sono ributtati nella mischia negli ultimi sei giorni — evidenzia Cosmi — anche se è difficile parlare di calcio in questa situazione. Voi mi fate parlare di calcio ed è un merito, vi ringrazio, ma io soffro e non mi capacito di quello che è successo. La Salernitana? Ognuno tira acqua al proprio mulino. A volte c’è un’etica anche per gli ultras, i nostri si sono comportati con grande dignità, evidentemente non tutti la pensano allo stesso modo. Ma io parlo solo delle mie cose ». La società ieri ha lanciato la prevendita con un costo simbolico di 2 euro per tutti i settori, Tribuna esclusa, mentre i giocatori tramite alcuni dei suoi rappresentanti hanno fatto filtrare un appello perché i tifosi rinuncino alla protesta e stiano accanto alla squadra in questa difficile quanto sconcertante lotta per la sopravvivenza. A Salerno fanno spallucce. «Sappiamo bene quali sono le ragioni dei tifosi — fa sapere la squadra — e le comprendiamo perfettamente. Per noi stessi questi playout e le modalità con cui si terranno sono una cosa inconcepibile per tutto quello che è accaduto e che ben sappiamo. Però chiediamo alla nostra gente una mano, vogliamo che tutti sappiano che non ci arrendiamo e che lotteremo per questa maglia e per la salvezza. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, abbiamo bisogno che ci sia il Penzo pieno. Tutti insieme dobbiamo lottare contro questa ingiustizia, non lasciateci soli» .