È allarme difesa per il Palermo, nove reti subite in quattro partite

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione allarmante per la difesa del Palermo.

Un passo indietro. Deciso, importante e senza attenuanti. La sconfitta contro il Foggia ha fatto crollare le poche certezze che Silvio Baldini stava cercando di costruire attorno al suo Palermo. L’allenatore si è assunto tutte le responsabilità del tracollo allo Zaccheria, senza puntare il dito contro i giocatori.

Tuttavia sul banco degli imputati c’è senza alcun dubbio la difesa. Il Palermo non subiva quattro gol dalla sfida casalinga contro la Juve Stabia dello scorso 7 marzo 2021. Per ritrovare un ko dei rosanero con quattro reti incassate lontano dal Barbera, invece, bisogna tornare indietro nel tempo fino al 2 febbraio 2018. Serie B 2017-2018, Empoli-Palermo 4-0. Era la squadra di Bruno Tedino, ancora in lotta per la promozione in Serie A, che qualche mese dopo affrontò l’incubo del fallimento. Dopo 1.474 giorni riecco una pesante debacle che tiene aperta la striscia di match con reti subite.

Il Palermo, infatti, ha subito nove gol nelle ultime quattro partite. Un record per la stagione visto che con Giacomo Filippi in panchina i rosanero non avevano mai subito reti per quattro incontri consecuti[1vi fermandosi a tre, tra novembre e dicembre 2021, nella striscia contro Picerno, Monopoli e Catania. Il momento che ha segnato il lento declino – in classifica e nel rendi[1]mento – dei rosa. L’ultima volta che il Palermo è arrivato a quattro c’era ancora Roberto Boscaglia alla guida della squadra: febbraio 2021, le quattro partite (Bisceglie, Turris, Catanzaro e Viterbese) che hanno preceduto l’esonero dell’allenatore di Gela. Baldini, per la propria difesa, ha provato tutte le soluzioni possibili per trovare i giusti incastri e il giusto equilibrio. Tra queste anche lo schieramento difensivo a tre, visto proprio a Foggia, che ha segnato un ritorno al passato con lo stesso modulo (il 3-4-2-1) che veniva utilizzato da Filippi. Per sessanta minuti, contro la Juve Stabia e in inferiorità numerica, questo assetto aveva dato soddisfazioni al Palermo, ma di fronte c’era un avversario in palese difficoltà e senza idee. La partita di martedì, infatti, ha confermato che una rondine non fa primavera.