L’avvio di stagione di Paulo Dybala è stato un crack assoluto, il migliore da quando l’argentino gioca in Italia: addirittura 6 i goal messi a segno nelle prime tre gare ufficiali tra Supercoppa Italiana e campionato, numeri degni della maglia numero 10 della Juventus che da quest’anno può indossare con orgoglio. Eppure non è tutto rose e fiori per l’argentino, che ha deciso di dare un taglio netto ai rapporti con quello che ormai è il suo ex procuratore: secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, non sarà più Pier Paolo Triulzi a curare gli interessi della ‘Joya’. Triulzi ha iniziato a lavorare per Dybala dal 2015, anno del trasferimento dal Palermo a Torino: negli ultimi tempi però ci sono stati dei contrasti per quanto concerne la gestione degli affari extra calcio, in primis quello dei diritti d’immagine.
Dybala non ha infatti uno sponsor tecnico da diversi mesi (il contratto con la Nike è scaduto da sei mesi) e, a differenza di alcuni suoi compagni di squadra, non è ancora un volto per le pubblicità, quasi un paradosso per un giocatore di così grande appeal.
Per tutti questi motivi, il classe 1993 bianconero ha deciso di affidarsi completamente al fratello maggiore Gustavo, che lo seguì fino all’arrivo in Italia al Palermo: un rapporto poi interrotto ma che ora è pronto a rinsaldarsi. Una particolarità è rappresentata dal fatto che Gustavo Dybala è molto amico di Dani Alves (ormai inviso al tifo juventino) e vive a Barcellona, guarda caso la società che più di tutte vorrebbe avere Paulo in rosa, con il presidente Bartomeu pronto a fare follie pur di convincerlo a vestire la camiseta blaugrana. Per questo, lo scorso 31 agosto, dalla Catalogna è stata presentata un’offerta monstre da 160 milioni alla Juventus, seccamente rifiutata da Marotta e Paratici. Un assalto che rischia di assumere contorni più rilevanti in futuro, magari proprio grazie all’opera di mediazione di Gustavo. Ma questa è un’altra storia.