“Paulo ha una voglia matta di rimettere in scena la sua esultanza della maschera. «Gli faccio tanti auguri-dice Beppe Iachini, suo ex allenatore al Palermo -, anche futuri: perché so che lo vincerà il Pallone d’oro. Com’era il “mio” Paulo? Scrupoloso, a fine allenamento si fermava a esercitarsi, sulle punizioni, sui movimenti. Gli dicevo sempre due cose. La prima: “Non si tira il pallone, si calcia” per rimarcare l’attenzione per la precisione; e “Se vuoi essere decisivo sulla partita devi fare le cose importanti col piede importante”. Il suo sinistro decide”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.