Operazione sorpasso fallita. Il Palermo si è visto strappare di mano tre punti fondamentali ad un passo dal traguardo. Davanti agli oltre 22mila del “Renzo Barbera”, che hanno sfidato la pioggia ed il freddo per essere presenti alla sfida forse più importante di questa stagione, gli uomini di Roberto Stellone non sono riusciti ad andare oltre l’1-1 contro il Brescia. La squadra di Corini, che a dirla tutta ha da subito dato l’impressione di essere scesa in campo per il pareggio, oggi continua a guardare tutti dall’alto della classifica con 43 punti.
Un vero peccato, perché la partita giocata dal Palermo è stata buona ed al netto delle occasioni era meritevole dei tre punti. In un “Renzo Barbera” a festa, come non si vedeva da tanti, troppi anni, i rosanero hanno raccolto un pareggio dal sapore più che amaro. Il gol di Tremolada, viziato dal fastidiosissimo vento che ieri sera soffiava indomito sull’ex Favorita, ha spento le speranze di una squadra che mai come adesso aveva bisogno di quei punti. Non solo in ottica primo posto, ma soprattutto per i problemi che continuano a gravare sulla società. Lo spettro del -4 in classifica al momento sembra infatti tutt’altro che cacciato via.
La temporanea presidenza di Rino Foschi ha sì portato un barlume di fiducia e tranquillità in un momento di puro caos, ma mentre Bellusci e compagni lottavano prima di tutto con il cuore in mezzo al campo, arrivava il comunicato stampa della famiglia Mirri che di fatto si tirava fuori dai giochi. E se davvero i giochi sul fronte Mirri sono definitivamente chiusi, la speranza è che qui famosi 3,5 milioni per gli stipendi dei calciatori rosanero non dovessero arrivare solamente dalla famiglia dell’imprenditore palermitano.
Il day after Palermo-Brescia porta però con sé due storie. La prima, quella da bicchiere mezzo vuoto, racconta che i rimpianti che per i due punti persi al 92′ sono tantissimi, che il Brescia di Corini adesso ha dalla sua parte gli scontri diretti e che le ultime notizie societarie continuano a tenere tutti con il fiato sospeso. La seconda, quella più romantica e da bicchiere mezzo pieno, è che il boato del “Renzo Barbera” al gol di Nestorovski rimbomba ancora nelle orecchie di chi era presente ieri allo stadio. Il Palermo ha ritrovato i suoi tifosi e adesso guai a perderli di nuovo.