L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul dualismo che si è venuto a creare per quanto concerne la porta del Palermo, con Baldini chiamato a fare una decisione: se confermare Pelagotti o dare più spazio a Massolo.
C’è un ballottaggio che vivrà fino all’ultimo nella settimana più difficile, perché in caso di risultato negativo con la Juve Stabia si potrebbe aprire una crisi. Una sfida non semplice per il Palermo, alla luce dei due pareggi con Messina e Campobasso, e per Baldini che, alla quinta gara della sua gestione, dovrò dimostrare di aver dato un’identità a una squadra che dal suo arrivo ancora non si è vista.
C’è una scelta non semplice da fare in porta, dove si è aperto un dualismo, sulla spinta dei risultati deludenti e delle critiche, che il tecnico dovrà operare senza fallire. È certamente la settimana più dura per Pelagotti finito sul banco degli imputati dopo l’errore evidente sulla rete del momentaneo 2-1 del Campobasso. I tifosi, che già non gli avevano perdonato il primo gol incassato con il Messina, sui social hanno invocato il cambio con il vice Massolo per la sfida di sabato. Il numero uno rosanero è finito al centro di un massacro che lo ha spinto per un giorno a bloccare la possibilità di commentare sul proprio profilo Instagram.
Del resto, quando dalle critiche si passa agli insulti non è più giustificabile. Di sicuro non ci sono i presupposti per arrivare alle condizioni migliori a una sfida di importanza fondamentale. Pelagotti ha la sua responsabilità, ma non è soltanto per colpa sua se il Palermo non è riuscito a vincere due gare sulla carta abbordabili. C’è una prestazione complessiva della squadra che è stata inadeguata. Concorrenza alta: Massolo, arrivato in estate proprio per incarnare il vice di garanzia, nelle gare in cui è stato chiamato in causa ha mostrato una certa solidità che ha trasmesso anche all’intero reparto arretrato. Lo stesso Baldini dopo Campobasso ha ammesso di avere due portieri affidabili, aprendo