Luigi Condò, direttore sportivo della Vibonese, è stato intervistato da “TuttoC.com” rilasciando le seguenti parole:
«Esclusione Catania? Dispiace, una piazza importante. A tre giornate dalla fine capisco anche il dispiacere dello staff tecnico e dei giocatori. Non vorrei mai trovarmi nella stessa situazione. Speriamo che in futuro queste problematiche non trovino più spazio in Serie C, sono cose che umanamente dispiacciono. Classifica falsata? Ci sono delle squadre che hanno visto un decurtamento di punti, ma il problema si sarebbe posto anche se il Catania fosse stato escluso a dicembre o gennaio. Cambia poco. L’unica variante è che a tre giornate dal termine c’è poco margine per recuperare. Sono situazioni che vanno monitorate a inizio campionato◘.
«Salvezza? La matematica ancora non ci condanna ma purtroppo è così. Dispiace perché è stata un’annata difficile. Credevamo di aver costruito una buona squadra ma il campo ci ha detto il contrario. A gennaio abbiamo rivoluzionato un po’ la squadra, prendendo giocatori importanti, di categoria. Ma non c’è stata nemmeno lì la reazione. Con il cambio di guida tecnica sembrava che nelle ultime tre o quattro partite si fosse trovata una quadra. Ma con il Campobasso abbiamo proprio sbagliato approccio. Sono quelle annate nelle quali gira tutto storto, il calcio è fatto così. Bisogna prenderne atto. Ho avuto la fortuna di vincere due campionati, il calcio dà gioie e questa sarà la mia prima retrocessione. Servirà anche a me per capire gli errori che ho fatto. Sono cose da valutarsi a fine campionato, a bocce ferme. Dispiace per il presidente che non si meritava questo campionato, ha fatto sacrifici come sempre. Questa è una società modello per la Lega Pro. Il dispiacere è doppio anche per il legame che ho con il presidente. Mancano due partite che onoreremo fino alla fine, ancora non siamo matematicamente retrocessi, c’è una fiammella ancora accesa, speriamo di alimentarla. Anche se siamo obiettivi, sarà difficilissimo».