Dossena: «Coda in Serie B può giocare sino a 46 anni e con un occhio solo»
Che la Serie B fosse il terreno di caccia prediletto di Massimo Coda, lo si sapeva già. E l’esordio con la maglia della Sampdoria non ha fatto che confermare questa verità. Il centravanti, infatti, ha impiegato solo 67 minuti per lasciare il segno, siglando il suo primo gol stagionale e portando il suo bottino personale a 128 reti nella cadetteria. Con questo gol, Coda si avvicina ulteriormente al record di Stefan Schwoch, che guida la classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi in Serie B con 135 reti.
Questo gol ha un significato speciale per Coda, che ha segnato per la nona stagione consecutiva in Serie B, dimostrando ancora una volta la sua incredibile costanza e abilità nel campionato. Il club blucerchiato, che ha puntato su di lui per guidare l’attacco nella difficile stagione di ritorno in Serie B, sperava in un impatto immediato da parte del classe ’88. E Coda non ha deluso, confermando il suo ruolo di protagonista assoluto in una competizione che lo ha visto spesso trascinare squadre come Benevento, Lecce e Genoa alla promozione in Serie A.
A celebrare l’ennesima impresa di Coda è stato anche Beppe Dossena, ex centrocampista della Sampdoria e della nazionale italiana, durante la trasmissione “Derby del Lunedì” su Telenord.
«Massimo Coda in Serie B può giocare sino a 46 anni e con un occhio solo, perché ha la capacità di leggere molto prima degli altri le situazioni», ha dichiarato Dossena, sottolineando l’intelligenza tattica e la capacità di anticipare le giocate da parte del centravanti.
Tuttavia, Dossena ha anche lanciato un monito agli altri giocatori della Sampdoria, esortandoli a mostrare più personalità in campo. «Non basta essere bravi per vincere le partite. Le maglie e le responsabilità pesano», ha aggiunto l’ex blucerchiato, richiamando l’attenzione sull’importanza di un atteggiamento mentale adeguato per affrontare le sfide della Serie B.