L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Foggia dopo la restituzione di 2 dei 4 punti di penalizzazione.
Soddisfatti a metà. Il Foggia ha accettato la sentenza d’appello sulla penalizzazione, che ha dimezzato i punti da 4 a 2 in classifica, ma attende di leggere le motivazioni per poter ancora ricorrere al Coni per provare a ridurre ancora la pena. «Quei punti li abbiamo conquistati sul campo e riteniamo tutto eccessivo rispetto a quanto accaduto – spiega il patron Nicola Canonico -. Leggeremo la sentenza e poi valuteremo con i legali cosa fare. Oggi i 33 punti in classifica ci darebbero un’altra prospettiva».
Anche a 31 punti i rossoneri recuperano qualche posizione in zona playoff e giocheranno le restanti 18 giornate per trovare il miglior piazzamento per gli spareggi promozione. «Se in qualche pareggio avessimo avuto un po’ più di fortuna saremmo in altre posizioni – prosegue Canonico -. Sicuramente sin qui abbiamo fatto bene, avendo una squadra costruita partendo da zero. Guardate le formazioni dai 33 punti in su: sono tutte frutto di progetti e di programmazioni di lungo corso. Noi puntiamo a farne una importante qui a Foggia».
Tra qualche giorno riapre il mercato di riparazione. Il presidente rossonero non nasconde l’ambizione di voler proseguire nel rafforzamento della rosa. «Non ho ancora parlato con il tecnico – prosegue -. Alcune idee ci sono, dobbiamo valutare ancora cosa dirà il mercato, perché a gennaio chi ha i giocatori forti non te li regala. L’idea è quella di proseguire nel progetto avviato a luglio. La squadra sin qui ha fatto bene e siamo convinti che con qualche innesto mirato possa far meglio. Vedremo cosa dirà il mercato nei prossimi giorni». L’intenzione è rinforzare la squadra con un innesto a reparto. Bisognerà rimpinguare l’organico a livello numerico, dopo i tanti infortuni che l’hanno decimato. Sei mesi di Foggia per Nicola Canonico per tracciare un bilancio e per provare a migliorare il progetto di rilanciare il progetto con Zeman e Pavone. «Non è mai semplice, il calcio è fatto di programmazione – racconta il patron -. Ci sono alcune squadre a cui va bene e con un colpo di fortuna si trovano in B. Ma sono casi rari, noi stiamo lavorando ad un progetto di lungo termine e siamo convinti che si potrà migliorare con il tempo. Sicuramente mi aspettavo qualcosa in più dall’affetto dei tifosi, la pandemia ha inciso sulle presenze allo Zaccheria. Speriamo che nel girone di ritorno ci siano numeri migliori».