Dopo il gol dell’ex, Saraniti è grato: «Laterza è il cuore di questo Taranto»
Il palermitano: «Ha umanità. Col Palermo per me gara diversa Lottiamo o è dura restare in C»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta le parole di Andrea Saraniti, ex rosa che sabato ha fatto male proprio alla sua ex squadra.
Miglior partenza di campionato non si poteva sognare. I sette punti in tre partite del Taranto sono fieno in cascina in attesa di tempi di magra, ma certificano l’ottima predisposizione mentale del gruppo allenato da Giuseppe Laterza. Contro il Palermo il grande capolavoro tattico: contro un avversario sulla carta superiore, i rossoblù, prudenti nelle prime due sfide di campionato, sono partiti a razzo aggredendo i siciliani in tutte le zone del campo. Il 3-1 ha fotografato benissimo l’andamento della partita. Grande protagonista l’attaccante Andrea Saraniti che ha rinvigorito l’antica legge dell’ex. Non era una partita banale per il giocatore che sfidava il suo recente passato e la squadra della sua città. In silenzio per scelta in tutta la settimana di vigilia, alla ricerca della migliore condizione per un piccolo acciacco fisico, Saraniti ha colpito al 12’ del primo tempo scaricando tutta la sua gioia con una pazza corsa verso la panchina.
«Per me era una partita particolare, questo il motivo per cui ho voluto rimanere isolato per tutta la settimana». Il divorzio da Palermo non è stato indolore, scaricato dal club rosanero senza mezzi termini nella scorsa estate per altri obiettivi di mercato. In quella corsa di gioia dopo l’1-0 c’era anche il tributo al suo allenatore. «Dal punto di vista umano Laterza merita tanto, è il cuore di questo gruppo. La classifica? Non dobbiamo pensarci troppo, contro il Palermo abbiamo messo in campo lo spirito giusto per conquistare la salvezza. Bisogna pensare gara dopo gara perché sarà ancora molto dura mantenere la categoria». Il Taranto guarda avanti ottimista per un calendario impossibile. Domenica a Pagani e poi due sfide casalinghe contro Monterosi e Latina, colleghe neopromosse.