Domizzi: «Ai playoff aspetto ambientale determinante, occhio a Palermo e Catanzaro»
Intervenuto ai microfoni di “TMW” l’ex tecnico di Fermana e Pordenone Maurizio Domizzi si è espresso sul rendimento stagionale delle sue ex squadre, ma non solo.
Ecco le sue parole:
«La Fermana? Quello che ho visto nei mesi successivi al mio addio, ha rafforzato il mio pensiero di inizio stagione. Ovvero che per me lì non era fattibile lavorare secondo il mio modo d’intendere il ruolo di allenatore. Non parlo del piano tecnico, ma gestionale. Adesso che hanno portato avanti le cose come volevano non possono avere rimpianti per com’è finita la stagione. Pordenone? I tre anni fanni in B dal club del presidente Lovisa rimangono, a mio avviso, comunque ottimi. A prescindere dalla retrocessione arrivata nelle ultime settimane. Dopo la mia mancata conferma, però, credo ci sia stata una gestione discontinua e un po’ umorale che ha portato al mancato raggiungimento della salvezza. Serie C? Per il Bari si può parlare di un obiettivo quasi scontato per la crescita che la nuova società ha portato avanti negli scorsi anni. Nel Girone B è stato bellissimo il testa a testa fra Modena e Reggiana, vinto al fotofinish dai Canarini, mentre reputo straordinario quanto fatto dal SudTirol. Quella di Bolzano è una società che ha costruito il salto di categoria nel corso degli anni, grazie ad una programmazione incentrata sulla sostanza e non sull’apparenza. Questo gli ha permesso di avere la meglio su una rivale più accreditata come il Padova e anche su una outsider di livello come reputo essere la Triestina. Favoriti playoff? Tecnicamente facile dire Padova e Reggiana, ma in una competizione così breve come i playoff l’aspetto ambientale può recitare un ruolo fondamentale. Per questo attenzione a Palermo e Catanzaro».