Doda: «Io scaricato dalla Samp, che amarezza. Ma un giorno…»

In estate Masimiliano Doda si è trasferito dalla Sampdoria al Palermo. Il terzino, dopo aver fatto tutta la trafila giovanile, è stato scaricato dal club genovese e racconta lui stesso, ai microfoni de “Il Giornale di Sicilia”, la storia:

Lei è arrivato dopo essere stato lasciato libero dalla Sampdoria. Ha qualche rimpiano? «Sarei bugiardo se negassi di aver lasciato la Samp con l’amaro in bocca. Ho fatto sette anni lì e speravo di firmare un contratto da professionista. Rispetto la loro scelta, ma ho accettato più che volentieri la sfida di Palermo. Anzi, più che una sfida, un sogno. Sono felicissimo di giocare qui». Sogna anche di giocare a Marassi da avversario, magari col Palermo? «Può essere un obiettivo, spero di poterci arrivare. Magari affrontando mio fratello Armelo, io col Palermo e lui con la Sampdoria. Non abbiamo mai giocato contro, anche quando eravamo più piccoli. È venuto qui per il mio compleanno, il 17 novembre, è stata una piacevole sorpresa». È il suo primo anno lontano da casa? «Sì, è il primo anno, però non sto patendo la distanza. Le persone qui sono  accoglienti e mi sto trovando veramente bene, è un po’ come da noi in Albania, dove l’ospite è sacro».