Dobbiamo sequestrare tutto: blitz della Polizia per il filone calcioscommesse | “Mai più convocato in Nazionale”
Mondo totalmente rivoltato per il calciatore, che ha perso la nazionale a causa della questione scommesse, senza essere più chiamato.
Quella delle scommesse è una piaga che da sempre colpisce i calciatori. Solo lo scorso anno ad esempio abbiamo assistito all’ennesimo caso in Italia, che ha portato alla lunga squalifica di due calciatori di primo livello, come Nicolò Fagioli e Sandro Tonali.
La situazione per i due si è fortunatamente risolta, e in questa stagione entrambi sono tornati a giocare a pieno ritmo, riconquistando anche la maglia della nazionale italiana (Fagioli è stato addirittura chiamato dal ct Spalletti per gli Europei). A qualcuno però purtroppo non è andata ugualmente bene.
Un giocatore infatti in passato, coinvolto in una questione analoga, che ha visto il blitz improvviso della Polizia, non è stato mai più chiamato dalla sua selezione. Una punizione esemplare dunque, che ha cambiato totalmente la sua vita. Vediamo però di chi stiamo parlando e che cosa è successo nello specifico.
Decadenza totale per il calciatore
Nel 2017 lo scandalo del calcioscommesse ha colpito addirittura la Repubblica di San Marino. In quel caso 24 tra giocatori e dirigenti della selezione rimasero coinvolti nella questione, pagando amaramente le conseguenze di quanto fatto. Tra questi c’era anche il centrocampista Carlo Valentini.
Questo è stato una bandiera della selezione sanmarinese, ma dopo il coinvolgimento nel terribile caso ha perso totalmente la nazionale. Ed è stato lui stesso che circa un anno fa, durante un’intervista rilasciata a Il Messaggero, ha raccontato quella che era diventata addirittura una malattia.
”Scommettevo su tutto”
”Lo sono stato, la cosa positiva è aver messo da parte la malattia che si era manifestata più del vizio. Io ho continuato a giocare e non volevo smettere, anche se però ho perso la Nazionale e ancora mi fa male se ci penso. Scommettevo su tutto, ma non sulle mie partite: se lo avessi fatto, al massimo mi sarei messo vincente”.
Questo il racconto di Valentini, che ha spiegato chiaramente il problema affrontato. All’epoca dei fatti l’ex centrocampista della nazionale ha subito una squalifica di ben 13 mesi e mezzo, e ha dovuto pagare una multa di 1150 euro. Ora ha cambiato vita, ma il rimorso per ciò che ha perso non gli passerà mai.