Disastro Palermo, che fine ha fatto l’attacco rosanero?

C’era una volta un Palermo che contro le “big” si esaltava e diventava ancora più grande degli avversari. C’era una volta un Palermo che aveva fatto dello stadio “Renzo Barbera” un vero a proprio fortino, al riparo dalle scorribande dei più feroci pirati. Soprattutto, c’era un Palermo in grado di prendersi gioco della “Vecchia Signora”, una delle vittime preferite dei rosanero. C’era una volta, appunto. Oggi la storia è molto diversa.

Ieri sera, infatti, la squadra di Davide Ballardini è uscita a testa bassa dall’ex Favorita, dove il tabellone luminoso recitava un impietoso risultato finale: 0-3. Impietoso sì, perché sebbene la sconfitta dei rosanero sia stata meritata, il passivo maturato sul terreno di gioco alle falde di Monte Pellegrino è alquanto pesante. E se non si può dire che il Palermo non ci abbia provato, bisogna però affermare che non ha fatto abbastanza. D’altronde, quando l’avversario si chiama la Juventus, non basta mica un primo tempo a buoni livelli per portare a casa un pareggio. Figuriamoci l’intera posta in palio.

Eppure contro i bianconeri è scesa in campo la stessa formazione di due domeniche fa contro la Lazio. Già, proprio quella che avrebbe meritato di vincere contro i biancocelesti, che quasi ha fatto dimenticare il Palermo di Beppe Iachini, ma soprattutto che ha creato circa otto chiarissime e nette occasioni da gol. Ieri invece un disastro. Dell’undici di Roma soltanto Goldaniga ha continuato a dimostrare di che pasta è fatto, fermando il grande ex Dybala, Mandzukic e Morata ed aggiudicandosi a detta di quasi tutti la palma del migliore in campo.

Brugman, invece, è sembrato la copia sbiadita del trequartista visto allo stadio “Olimpico”. E poi ancora Lazaar a tratti troppo timido, Struna ed Hiljemark che sulla fascia destra fanno troppa fatica a fermare le incursioni degli avversi, un centrocampo che non riesce a costruire, Vazquez che non può fare tutto da solo e quel grande lottatore di Gilardino, lasciato però troppo isolato in avanti. Risultato? Zero tiri in porta e Gigi Buffon spettatore non pagante di Palermo-Juventus.

Così non va. La classifica, seppur molto corta, continua a recitare 15 lunghezze e la zona retrocessione dista adesso solo due punti, complici gli inaspettati finali maturati ieri pomeriggio sugli altri campi. Il prossimo weekend il Palermo farà visita all’Atalanta senza Franco Vazquez, che verrà fermato dal Giudice Sportivo. Un vero peccato se si pensa che proprio a Bergamo l’anno scorso è stato “Vazquez show” (ricordate il pallonetto da 31 metri?), ma soprattutto se si considera che il “Mudo”, che sia 3-5-2 o 4-3-1-2, continua ad essere il fulcro di questa squadra…