L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla sconfitta del Palermo contro il Cittadella.
Il Palermo tocca il fondo, perde la sua terza partita interna della stagione ed esce dal campo tra i fischi del proprio pubblico. Un finale brutto, e non solo per il risultato. Che il Cittadella potesse segnare era nell’aria, la squadra veneta per tutto il secondo rempo ha giocato meglio, ha chiuso il Palermo nella sua metà campo esprimendo un calcio lineare e gradevole. Ha segnato all’ottavo dei nove minuti di recupero, quando Pandolfi, un attaccante di scorta che lo scorso anno giocava nella Juve Stabia e che in passato aveva punito il Palermo con la Turris in C sempre nel recupero al Barbera, ha schiacciato di testa in rete raccogliendo un lungo cross da sinistra di Carissoni. Non era invece prevedibile che il pubblico del Barbera alla rete degli ospiti applaudisse a scena aperta la squadra di Gorini (il tecnico del Cittadelia è quasi omonimo di quello del Palermo), quasi a rimarcare la superiorità espressa dai veneti. Non era prevedibile soprattutto quel coro «Corini vattene via» che ha escluso soltanto la curva Nord, che si è limitata a criticare i calciatori rosa chiedendo più impegno. Anche a fine gara un centinaio di fans ha contestato per una decina di minuti squadra e tecnico nel piazzale antistante lo stadio.
La partita era finita da pochi minuti, col Cittadella applaudito ancora una volta all’uscita dal campo e col Palermo a capo chino sotto la curva degli ultras. A chiedere scusa per una prestazione umiliante non tanto per il risultato ma per il gioco espresso: non un solo tiro nello specchio della porta di Kastrati. Inspiegabile per una squadra costruita per vincere il campionato e che nonostante tutto è ancora al terzo posto. Cosa stia accadendo non è facile capirlo, il Palermo in casa non ha mai convinto (l’eccezione contro la Feralpisalò) e la vittoria col Brescia di quattro giorni fa è stata a dir poco casuale. Il ko di ieri arriva dopo un lungo «percorso», per dirla come Corini, oggi più che mai nel mirino dei fans. Ma il tecnico non può essere considerato l’unico responsabile di questa situazione: ieri si sono salvati non più di un paio di rosa (Coulibaly, Marconi nel primo tempo) e nella costruzione di questo gruppo sono stati commessi parecchi errori. Alla vigilia della pausa è lecito chiedersi se la proprietà ha ancora fiducia in Corini, ma forse sarebbe più utile sapere se questa squadra ha ancora voglia di continuare col suo tecnico. La prestazione di ieri lascia qualche dubbio.