L’azienda di Murdoch, Sky, ha risposto alla richiesta di chiarimenti della Lega Calcio Serie A in merito all’assegnazione dei diritti tv.
Di seguito la nota diramata da Sky riportata da “Calcio e Finanza”:
“La posizione della Lega è infondata, in contrasto con il Decreto Melandri (D. Lgs. 9/2008) e idonea a pregiudicare irreversibilmente le dinamiche competitive che la Lega ha il dovere inderogabile di assicurare in conformità alle norme di settore. Anche perché “la distribuzione diretta di un proprio canale da parte della Lega è la sola forma di distribuzione dei diritti televisivi del campionato di Serie A che il Decreto Melandri (art. 13) consente alla Lega. L’aggiudicazione dell’offerta per piattaforma di Sky porterebbe a un risultato più competitivo rispetto all’offerta di DAZN, perché le dirette televisive delle partite dell’intero campionato sarebbero offerte sia dalla Lega sia da Sky, con evidente beneficio per la Serie A, i clubs e gli spettatori con esposizione del prodotto su tutte le piattaforme. Al contrario, qualora la Lega accettasse l’offerta di DAZN, DAZN sarebbe l’unico operatore a poter offrire il campionato di Serie A nella sua interezza e l’unico operatore a poter offrire in esclusiva tutte le principali partite del campionato, grazie al nuovo meccanismo di pick, sproporzionato, senza precedenti e non incluso nelle linee guida sottoposte alle Autorità, che la Lega ha definito per questo ciclo.
Tutto ciò premesso, Sky Italia S.r.l. intima alla Lega di non escludere l’offerta dalla procedura di gara, riservandosi, in difetto, di esercitare ogni azione idonea a tutelare i propri diritti in ogni sede competente”.