Ebru Koksal, presidente del network Women in Football, secondo quanto riporta “Calcio e Finanza”, è sicura.
Intervistata dal Financial Times, ha affermato: «Entro il 2030, il calcio femminile sarà diventato uno sport comune. Ad eccezione dei massimi livelli del campionato maschile, potrà comunque competere con le leghe inferiori, o altri sport come rugby, cricket o tennis». Secondo quanto riportato dal Sun, la crescita del movimento potrebbe portare ricavi da diritti televisivi tra 216 e i 346 milioni di sterline (circa 400 milioni di euro) per le cinque principali leghe europee.