Dirigenza cercasi: Corini è davvero l’unico e solo colpevole?

È inevitabile che in momenti negativi come questi è sempre l’allenatore ad essere messo in discussione. Il tecnico di Bagnolo Mella le sue colpe le ha è tutto ciò non è in discussione. Ma è davvero l’unico e solo colpevole?

Dietro la gara contro il Cittadella non può solo che risaltare una prestazione deludente, probabilmente quella sconfitta nasconde crepe di spogliatoio importanti ed una probabilmente perdita di fiducia da parte dei calciatori nei confronti del tecnico. Nel finale di gara, oltre agli applausi sarcastici sul gol di Pafundi, la tifoseria rosanero ha intonato cori che inneggiavano ad un addio di Corini, esonero che però appare attualmente congelato.
Senza alcun dubbio la società inglese ha un modus operandi totalmente sconosciuto ai tifosi rosanero rispetto soprattutto a come erano stati abituati ai tempi di Zamparini ma anche ai periodi recenti del solitario Mirri, ricordandosi dell’esonero chiave che ha portato Baldini a Palermo. Ma quando una tifoseria, che per presenze ha sempre dimostrato un solido attaccamento e sostegno anche nei precedenti periodo negativi, prende una posizione chiara, sicuramente meriterebbe una presenza quanto meno diversa da quella mostrata fin qui dalla dirigenza. Se una squadra, con delle pretese ed una struttura così importante, mostra delle fragilità notevoli tutti indistintamente devono essere messi in discussione.

È sempre troppo facile esporsi nei momenti positivi, ma è proprio quando le cose non vanno bene che i tifosi meriterebbero chiarezza e spiegazioni. Eugenio Corini è e rimarrà sempre un uomo che comunque a Palermo ha fatto la storia positivamente e neanche lui merita di essere trattato come unico e solo colpevole che ad ogni vittoria o disfatta ci mette la faccia. A prescindere da quale sarà la decisione della società, difficilmente la tifoseria cambierà opinione e posizione ma questo silenzio faticosamente aiuterà a risanare un ferita ormai aperta, rischiando anche di distruggere l’entusiasmo che la stessa società era riuscita ad alimentare. Dichiarazioni, interviste e prese di posizione importanti da parte dei dirigenti a inizio stagione che però ultimamente troppo poco hanno parlato. Sicuramente chi di dovere avrà avuto modo di confrontarsi per fare le opportune valutazioni ma non bisogna mai dimenticare della gente che, sacrifici su sacrifici, pioggia su pioggia, attende con irrequietudine l’arrivo del match e non meriterebbe mai, in alcun caso, di assistere a prestazioni del genere senza poi ascoltare alcuna spiegazione.

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Rosario Di Stefano