«Sapevo che si stava riprendendo in maniera impeccabile. L’ho visto con i miei occhi. Ho fatto una videochiamata con mio padre in clinica e stava benissimo. Dopo sono stato contagiato dal virus e abbiamo avuto sempre meno contatti perché sono stato davvero male, a volte non riuscivo nemmeno a rispondere ai messaggi di quel famoso gruppo composto da me, Dalma, Giannina, Jana, Leopoldo Luque e la psichiatra.
Io voglio sapere quello che è successo e se ci sono dei colpevoli, è giusto che paghino. Io mi farò valere nelle sedi competenti perché voglio sapere la verità. Avevamo chiesto un medico che potesse monitorare quello che stava succedendo. Purtroppo qualche passaggio l’ho perso perché stavo male, con la maschera per l’ossigeno, combattevo per tenere gli occhi aperti. Il dubbio era che non sapevamo quanti giorni dovevano passare per dimettere papà dopo l’intervento». Queste le parole di Diego Armando Maradona Junior, rilasciate a “A Live-Non è la d’Urso” in merito alla morte del padre.