Di Perri: «Scordatevi concerti e stadi aperti in estate. In spiaggia andremo con il segno della mascherina»

Intervenuto ai microfoni di “Repubblica.it”, il Professor Giovanni Di Perri, direttore dell’infettivologia dell’Amedeo di Savoia, si è espresso così:  «Cosa ne penso di un Salone del Libro con migliaia di visitatori all’Oval a settembre?
“Lo vedo possibile, ma se chi entra sarà in grado di produrre una patente di immunità o la sua condizione di persona negativa al virus. La tecnologia può viaggiare veloce, se si vuole. Ed è pur vero che al momento non ci sono i reagenti per i tamponi e se ne fanno pochi. Ma ci saranno presto, le aziende lavorano. Dovrebbero partire i test sierologici. Però mettiamoci il cuore in pace: dimentichiamo un’estate con concerti e stadi aperti. Se ci sarà un punto “0”. Un punto da cui ripartire finalmente in libertà? Lo vediamo da quello che sta accadendo in Cina, ma anche a Singapore e a Hong Kong. Se lì avessimo contagi zero da venti giorni consecutivi sarei più ottimista ma non sta andando in questo modo. Questo è un virus appiccicoso. Le misure adottate in quei paesi sono state “militari” ma è bastato comunque poco perché ripartissero focolai. Sabato scorso qualcuno da Torino è scappato al mare. Con questa pandemia la parola libertà ha il fiato molto corto. Se si potrà andare al mare per un week end a fine giugno?  Dipenderà molto dai comportamenti della popolazione. Perché prima o poi si dovrà ripartire, ma senza una vera maturazione della popolazione non ne usciremo. Tendo a pensare che al punto 0 arriveremo soltanto con il vaccino. Credo che basteranno cinque mesi. Perché con questa emergenza sarà più facile dare il via alle sperimentazioni. Non c’è bisogno di un vaccino che garantirà una copertura totale. Sarà sufficiente uno come quello anti-pneumococco: ci si può ammalare, ma perlomeno si annulla la possibilità di prendersi la meningite. Con il coronavirus basterà che azzeri quel 5 per cento di casi gravissimi, lo sviluppo della polmonite interstiziale, le crisi respiratorie che portano ad essere intubati. Niente concerti e stadi vuoti per la prossima estate? In spiaggia al mare o in piscina in città con la mascherina? Il professor Lopalco, che è stato reclutato per seguire l’emergenza in Puglia, me lo diceva pochi giorni fa: si prenderà il sole con il segno della mascherina. Scherzi a parte, si dovrà vedere come la popolazione sarà in grado di comportarsi. A prescindere dai divieti imposti. La differenza si misurerà lì, quando si sarà in grado di proteggere la famiglia e il grado di fiducia nei confronti degli altri resterà pari a zero».