Il terzino del Lecce, Luca Di Matteo, si è raccontato ai microfoni di “GianlucaDiMarzio.com”. Tra i vari temi trattati dal calciatore, anche un retroscena relativo all’allenatore attuale del club salentino che il classe ’88 aveva già incontrato ai tempi del Palermo. Ecco alcune dichiarazioni: «All’inizio della mia carriera, dopo la prima esperienza con i professionisti a Pescara, mi trasferii a Palermo nella stagione 2008-2009. Miccoli, Kjaer, Cavani, Pastore… c’era tantissima qualità. El Flaco era una forza della natura, un talento pazzesco. Liverani? Un martello pneumatico. Anche in campo non smetteva mai di parlare, dava indicazioni a tutti, sembrava fosse in grado di muovere lui i compagni. Soprattutto, non sapeva perdere. Non lo accettava, era una cosa che non gli andava giù neppure nelle partitelle in allenamento. Quando la sua squadra usciva sconfitta, nello spogliatoio non gli si poteva rivolgere la parola. Certe volte ero alle sue spalle e, da un momento all’altro, mi trovavo il pallone tra i piedi. Mi chiedevo come facesse a sapere che ero proprio lì».