Attraverso il proprio sito ufficiale, il noto giornalista esperto di calciomercato, Gianluca Di Marzio, scrive: “Non c’è cinquantotto senza cinquantanove. Ok, il detto era leggermente diverso, ma con questa storia ci sta bene eccome. I numeri, però, in questo caso sono persone. Il cinquantotto, in questo caso, si chiama Giuseppe Iachini. Il cinquantanove, invece, Walter Novellino. Il dio delle cifre della vicenda ha – anch’egli – un nome ed un cognome: Maurizio Zamparini. Di cosa stiamo parlando? Be’, con Zamparini, Iachini e Novellino non si può che parlare di Palermo e cambi in panchina. Siamo alle solite, verrebbe da dire. Nulla di strano, niente di nota. E invece non è così. Il cambio cinquantotto-cinquantanove è probabilmente quello più denso di significato. La storia che stiamo raccontando è speciale, non come tutte le altre. Non come tutte le precedenti cinquantasette. Sì, Walter Novellino è il cinquantanovesimo allenatore di Zamparini, ritorni inclusi. E il suo è proprio un ritorno per l’attuale presidente rosanero, dunque ha avuto anche qualche altro numero in questa speciale lista. Il motivo è semplice ma neanche tanto. Basta pensare a tre cose: l’allenatore a cui succede, l’ultima esperienza congiunta del tandem Novellino-Zamparini e il prossimo avversario di quest’ultimo. Venezia, estate del 1997. E’ lì che nasce per la prima volta questo duo, tornato oggi in maniera ufficiale, anche se in un’altra società. L’allenatore di Montemarano veniva ingaggiato dal Venezia, quello di Zamparini. Eccolo allora il primo incrocio. Il primo di una lunga serie. Dopo una stagione al Ravenna, Novellino si trasferì in Laguna, in Serie B. Risultato? Subito, promozione in Serie A. E no, lì Zamparini non poteva proprio esonerarlo allora. Altro giro, altra stagione. Ma, prima, il secondo incrocio. Era il Venezia di Schwoch, Pedone e… Giuseppe Iachini. Sì, proprio lui, l’ormai ex allenatore del Palermo, il predecessore dello stesso Novellino. Insomma, quest’ultimo allenava Iachini, con Zamparini presidente, Gianni Di Marzio direttore sportivo e Beppe Marotta direttore generale. In triumvirato di successo, davvero. Nella stagione in Serie A, con l’arrivo anche di Maniero e Recoba, il Venezia riuscì a salvarsi. Tutto rosa e fiori? Non proprio. Pensate, il buon Walter ci è andato un posso da questo – oggi tanto temuto – esonero. A gennaio del ’99 Novellino venne praticamente esonerato. All’intervallo della gara con l’Empoli, il Venezia era sotto 2-0, Zamparini, furibondo, contattò Reja per affidargli la panchina. Ma nella ripresa gli arancioneroverdi rimontarono, fecero 3-2 e l’ex Modena si salvò. #Fiuu, direbbe qualcuno. A fine stagione la squadra di Novellino si salvò. Un’altra stagione sotto Zamparini? No, adesso arriva il terzo incrocio. Uno dei rarissimi casi in cui è l’allenatore ad andare via e non ad essere cacciato. Nell’estate del ’99, infatti, Walter fece le valigie e lasciò Venezia. L’allenatore di Montemarano ha dunque un record: è l’unico allenatore a non essere esonerato dal presidente del Palermo. Via. Direzione? Napoli. Eccolo l’altro intreccio. Sì, perché il prossimo avversario del Palermo è proprio il Napoli. Novellino abbandonò Zamparini per il club azzurro, per riportarlo in Serie A. E adesso se lo ritrova di fronte alla sua prima giornata, per restarci inchiodati a quella Serie A. Altro incrocio. La casacca è diversa, l’azzurro dovrà essere battuto per cominciare con il piede giusto e fare un passo importante. Zamparini, forse, avrà anche un po’ il dente avvelenato per questo. “Adesso serve collaborazione” ha scritto oggi. E allora tutti uniti, pronti a vivere una nuova avventura, piena zeppa di incroci, intrecci profondi e avvincenti. E chissà se Walter riuscirà a tenersi ancora stretto il suo record”