Di Marzio tra consigliere e potenziale nuovo ds rosanero. Quale futuro per l’uomo salvezza del Palermo?

Uno degli artefici della salvezza conquistata dal Palermo è sicuramente lui, Gianni Di Marzio. Sin dal suo arrivo datato 7 aprile 2016, qualcosa è cambiato all’interno dello spogliatoio rosanero. Fatta eccezione per le gare contro Lazio e Juventus, dall’Atalanta in poi la squadra è scesa in campo con uno spirito diverso.

Sono in molti, infatti, ad attribuire all’ex allenatore di Catania e Palermo, il merito di questa salvezza agguantata all’ultima giornata di campionato. Da Miccichè a Sorrentino, il grido è stato unanime: Di Marzio ha portato esperienza e serenità alla squadra, facendo da filtro tra spogliatoio e allenatore.

«La salvezza è stata un miracolo – ha dichiarato in un’intervista odierna il diretto interessato – Impossibile compiere un’impresa del genere se non sei credibile e non hai carisma. I giocatori e Ballardini hanno avuto fiducia. Ho toccato le corde giuste. Sono romantico, mi affeziono, avevo un debito con Palermo per una retrocessione che comunque non meritavamo e l’ho saldato».

Tuttavia la voglia di continuare a far bene per il club rosanero, di certo non gli manca: «Adesso bisogna fare qualcosa, voglio costruire un Palermo vincente», ha dichiarato. Intanto il suo futuro è tutto da decidere. Nell’ottica di un potenziale ruolo da direttore sportivo, lunedì lo attende un incontro con Zamparini; il consigliere proverà a fare chiarezza sulle intenzioni del patron friulano, intento a trovare un buon acquirente per il club.

Sul piatto delle richieste del dirigente napoletano ci sarebbero alcune precisazioni progettuali. Su tutti: «L’incarico di preparare una squadra competitiva – ha ammesso – Sorrentino è andato via e l’avrei fatto firmare per esempio; ma Maresca è da riconferma e uno come Gilardino non può restare ai margini». Richieste più che ragionevoli, che solo la prossima settimana potrebbero essere esaudite o meno.